Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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Nel nono scompartimento (fig. 213) vedesi Caterina legata 
mani e piedi a una sottile colonna, martoriata dai manigoldi, 
i quali non sono truci in volto; e l’Imperatore guarda, dà 
ordini garbati, come se non avesse dinanzi a sè una scena di 
ferocia e di sangue. Anche questa scultura è dell’artista 
maggiore, quello che scolpì il terzo bassorilievo. 
Nella decima scena (fig. 214) si rappresenta la Santa tra le 
ruote de’ molinelli, e gli angeli che le ruppero e le fecero volare 
Fig. 213 — Napoli, Santa Chiara. 
Bassorilievo della serie rappresentante i fatti della vita di Santa Caterina, 
opera di Tino di Camaino e de’ suoi seguaci - (Fotografia Alinari) 
in ischegge, mentre cadevan morti migliaia di Gentili. Meno il 
soldato che sembra cascare riverso e solleva a difesa lo scudo, 
colpito dalla visione degli angioli vendicatori, tutte le altre 
figure non sono dell’artista migliore: la Santa ha piccolo il 
capo, gli angioli che rompono le ruote hanno il volto oblungo, 
i piani delle figure sono bassi e schiacciati. 
Segue per ultimo la Decapitazione di Caterina (fig. 215): 
il corpo della Santa acefalo sta per piombare a’ piedi di una
	        
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