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A roccia sparsa d’alberi, mentre sul culmine di essa due angeli
| ne portano l’anima. Il manigoldo, troncato il capo della fan-
ciulla, sta per ringuainare la spada, intanto che, preceduta
da un alfiere, una coorte con picche, lance, spade e scudi,
oltrepassa una porta. L’alfiere indietreggia per ribrezzo. E
questa è l’opera del maestro migliore, che ha avuto tuttavia
la collaborazione del compagno in qualche tratto, in alcuni
drappeggi sottili, incisi 0 debolmente rilevati. Il maestro
> n Nine ”
Fig. 214 — Napoli, Santa Chiara.
Bassorilievo della serie rappresentante i fatti della vita di Santa Caterina,
opera di Tino di Camaino e de’ suoi seguaci - (Fotografia Alinari).
maggiore, che noi riconosciamo per Tino di Camaino, nella
espressioni dolci e gioconde, nella maestria del modellato,
nella giustezza delle proporzioni, nella osservanza delle leggi
del bassorilievo, si distingue da' suoi aiuti, men forti, men
calcolatori del degradare dei piani; ma l’opera degli aiuti qua
e là si mischia a quella del primo che li ispira e li dirige.
Non si tratta quindi di un lavoro diviso tra due artisti,
com’è stato detto, bensì condotto da Tino di Camaino, che
lasciò scolpire i propri seguaci, secondo le sue norme, i suoi
disegni e i suoi consigli.