Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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dente del suo palazzo. Due angioli stirano il velario e mo- 
strano il Re savio assistito pietosamente dalle Art liberali. 
Sul fondo della stanza, sparsa di gigli d’oro, la Gramma- 
ca solleva il libro caro al monarca, la Dialettica addita 
un rotulo; non serpenti, nè forbici, chè i contrasti de’ filo- 
sofi sono cessati: le basta il rotulo in cui si raccolse la 
verità delle discussioni. Segue la Retorica in atto languido, 
pure enumerando sulle dita i suoi argomenti; non ha nè 
spada, nè scudo, nè globo; par quasi che stia lì a dimostrare 
la vanità delle cose umane, mentre la Geometria leva in alto 
la squadra, e porta la destra al petto, lamentando la scom- 
parsa del principe magnifico che eresse palazzi e templi 
superbi. L’Astro7nomia poi, stretto un libro e un globo, s’affisa 
in alto, supplice, cercando nel cielo la pace. Coronata come 
una regina, la Musica leva un canto di preghiera. L’Aritmetica 
reca un fascio di verghe, ma non fa conti tuttavia, e solo 
dolcemente implora i gaudî celesti al defunto. Questo adat- 
tamento delle figure delle Ar# al luogo funebre, questo 
trasformarsi della loro definita natura, è segno della libertà 
conquistata dall’arte nostra del Trecento. Eran cadute le pre- 
scrizioni iconografiche; e la materia dell’arte elaborata dallo 
scultore a seconda de’ suoi propri sentimenti, s’avvivò della 
luce della sua anima, riflesse le idealità popolari. I fili delle 
vecchie trame vibrarono quasi corde di arpa; e ogni rigi- 
dezza sparve, il freddo simbolo venne meno; la esteriorità 
de’ segni cadde come vuota maschera. Anche nella rap- 
presentazione della famiglia di re Roberto, lo scultore non 
dimenticò il luogo dove è assisa, e fece alzar dolcemente 
le pupille alle donne regali, che portano lo scettro senza 
alterigia e- sembrano la corona delle virtù familiari del mo- 
narca. Gli angioli che abbassano le ali e stirano il velario, 
ai lati della camera mortuaria, non tocchi dal dolore della 
terra, vaghissimi, coi capelli ondeggianti, son 1là imagine di 
purezza e di grazia, di luce e di gloria presso il dolore e 
la morte. 
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