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Per far comprendere tuttavia quanto di buono c’era
negli sfigurati bassorilievi del cenotafio del vescovo Tarlati
nel Duomo di Arezzo, ne presentiamo altri, non ascritti ad
Agostino e ad Agnolo, ma con tutta probabilità della loro
mano. Si veggono nella parete interna della facciata del
Fig. 314 — Volterra, Duomo. Frammento dell’arca di Sant’Ottaviano
Duomo di Volterra. Tre di essi formavano l’arca di Sant’Ot-
taviano eseguita nel 1320; e si serbano, grazie alla pietosa
cura di chi ne raccolse i frammenti dispersi (fig. 314 a 316).
Altri quattro bassorilievi (fig. 317 a 320), probabilmente a
quelli congiunti, ora sulla parete, a destra dell’entrata, rap-
presentano un Santo (forse Dolcissimo o Carissimo, predi-
catori della fede a Volterra, compagni di San Romolo ve-