Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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I discepoli del Battista ottennero il suo corpo, e lo misero 
in una tomba. « È andarono i discepoli di lui », scrive 
Matteo, «a prendere il suo corpo e lo seppellirono, e si por- 
tarono a darne la nuova a Gesù». Andrea rappresentò il 
trasporto della salma, e la sua deposizione nel sarcofago. 
Con questi due bassorilievi (fig. 345) si chiude il ciclo della 
leggenda del Precursore. 
Andrea Pisano compose le rappresentazioni come se l’una 
fosse immediatamente successiva all’altra nel dramma sacro. 
Fig. 245 — Firenze, Battistero. Porta in bronzo di Andrea Pisano. Formelle XIX-XX 
(Fotografia Alinari) 
Zaccaria del primo bassorilievo si volge alla turba nel se- 
condo, parato degli stessi paludamenti. La turba che, nel 
settimo bassorilievo, segue il Battista, lo accompagna ancora 
nell’ottavo, tra le rupi, all’incontro di Cristo, e, nel nono, 
mentre un seguace di Giovanni riceve le acque lustrali. La 
prigione del Precursore è rappresentata nello stesso modo 
in tre formelle della porta; Erode, a convito quando Salome 
gli chiede il triste dono, è ancora allo stesso posto quando 
viene portata la testa del martire. Così lo scultore rappre- 
sentò i diversi momenti del dramma, conservando talvolta 
il fondo e l’apparato scenico, senza impensierirsi di confor- 
mità o di ripetizioni, che rendevano più semplice e chiaro 
RR
	        
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