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virgola. Non sempre però, chè nella Natività di Giovanni
e in altre scene il fare è più rotondeggiante, la linea de’ corpî
men fuggente dal terreno, meno ad arco. Tali differenze non
bastano a distinguere nei bassorilievi della porta la mano
d’Andrea da quella de’ suoi cooperatori dominati dal suo
genio.
Nonostante certa conformità nelle figure, il carattere
disegna l’esser loro. Il soldato che segue Giovanni mentre
sta per essere rinchiuso nella carcere, ha romana gagliardia;
l’altro armigero, che s’appoggia alla lancia, piantato accanto
al carcere nella scena della Decapitazione, ha la forza di
un fante della repubblica fiorentina. Il Precursore, che da
scena a scena invecchia, finchè la morte gli conferisce l’aspetto
patriarcale, è distinto singolarmente dall’imagine di Cristo
pensoso. Nella scena dell’incontro, quegli sembra, al paragone
di Giovanni, un filosofo con la testa oscurata dall’ombra
intensa del pensiero.
Tale è la porta del «bel San Giovanni», per la quale
passò in trionfo l’arte moderna.
* * x*
Mentre Andrea Pisano lavorava al compimento della
porta del Battistero, e precisamente nell’aprile del 1334, fu
eletto Giotto, /amosus vir, magnus magister, a governatore
della chiesa di Santa Reparata in Firenze, delle nuove mura,
delle fortificazioni e d’ogni altra opera pubblica. Si era
ritrovato il corpo del Beato Zanobi vescovo, sotto l’altare
a lui dedicato in quel tempio, e per dieci giorni, dî e notte,
suonarono a festa le campane; l’Arte della lana fece mettere
ne’ fondachi e nelle botteghe una cassettina per raccogliere
« il danaro di Dio », che, come il frutto delle gabelle riscosse
dal Comune, doveva servire a riprendere i lavori della Cat-
1 GIOVANNI VILLANI, La Cronica cit., VI, pag. 250.