Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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del padre, leggendosi sotto la data del 17 novembre di quel- 
l’anno: < Magistro Nino m. Andree pro pluribus diebus quibus 
servivit in Opere — vi flor., ij lib. et vi sol. ».* 
La Madonna di Nino Pisano (fig. 384) nel Museo dell’opera 
del Duomo d’Orvieto è più grandiosa delle altre da lui ese- 
guite sin qui; il braccio destro si piega senza sforzo più, le 
pieghe della veste cadono più abbondanti; e il Bambino poggia 
meglio sulla spalla materna. Ora guardansi la Madre e il 
Figliuolo, come ne’ gruppi di Giovanni Pisano; ma ogni alte- 
rezza, ogni segno d’imperio vien meno nel tenero, dolcis- 
simo gruppo delle due anime.?” 
Questo è quanto rimane a Orvieto dell’opera data da 
Andrea Pisano e da Nino. 
Tornato a Pisa, Nino scolpì molte Madonne, grandi e pic- 
cole. Tra le piccole, che meglio mostrano la sua fine maniera, 
annoveriamo una della collezione Simon, ora nel Museo Fede- 
rico a Berlino (fig. 385), * un’altra nel Museo Nazionale a Buda- 
pest (fig. 386). * Questo è un gruppetto, con la Vergine più gra- 
ziosa di quella del Museo orvietano, della quale sembra una 
più giovane sorella, e col Bambino che scopre le sue forme 
ignude e prende ardimento. Confrontando il gruppo di 
Budapest con le altre Madonne di Nino, si scorge ad evi- 
denza come pure appartenga al delicato maestro che dava 
trasparenza, lustro e colore alle carni. La Madonna tiene 
il braccio destro ripiegato in modo simile all’altra del Simon; 
e il Bambino dal lungo busto, non più coperto interamente 
FUMI. Op. cit a pag. 476: 
2 Nel Museo dell’opera del Duomo d’Orvieto mostrasi un frammento d’an- 
giolo che, secondo gli studiosi del luogo. sarebbe stato collocato presso la Ma- 
donna di Nino. 
3 Fu pubblicata la prima volta nel catalogo dell’esposizione d’arte antica 
tenutasi a Berlino nel 1900. 
+ VENTURI, Una Madonna di Nino Pisano nel Museo Nazionale di Budapest 
(L'Arte. VIII, pag. 2; 1905).
	        
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