Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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maestri che lavorarono a Sant’Eustogio e a San Marco in 
Milano; ma, più che a Brescia, si. nota a Verona come 
Bonino da Campione sapesse dare sviluppo alle forme del- 
l’arca onoraria, che in Sant’Eustorgio, nei sepolcri viscontei, 
trova i suoi elementi. Tra le arche scaligere si vede quella 
ancora romanica di Alberto della Scala (fig. 516); un’altra di 
Fig. 516 — Verona, Sagrato di Santa Maria Antica. Arca d’Alberto della Scala. 
Can Grande (7 1324) sulla porta di Santa Maria Antica (fig. 517)» 
con l’edicola cuspidata che si eleva come una torre sul sar- 
cofago, avente sul culmine la figura di Can Grande (fig. 518) 
ridente con aria felina, sul cavallo che volge le occhiaie 
profonde dalla maschera di ferro, mentre la sua gualdrappa 
movesi al vento. Par che lo spirito della vendetta animi 
il signor di Verona, coperto d’armi, con l’affilata spada nella 
destra, pronto a colpire l’avversario, a piombargli sopra 
come avoltoio sulla preda. Ancora il monumento è addos- 
sato a un edificio sacro; ma poi quello di Mastino II (1350)
	        
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