Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

SE 
a scrivere ad un fanciullo; la Dialettica, vecchia rugosa, CATVENN 
tiene due serpi; la Retorica con una verga, simbolo della vece di 
sua potenza, guarda nel libro posto sur un leggio, mentre atri Anin 
un giovane con le braccia conserte la ascolta. Più simile ad antico le 
una scena dell’Annunciazione è la composizione seguente, arduo ini 
in cui è l’ARISMETRICA, la quale non conta più da sola sulle a cIò sia 
dita, come nella base del pergamo senese, ma ammaestra dove l’all 
un fanciullo a computare. Quindi la Geometria, tutta china genitori, 
sur una tavola, prende misure con le seste; la Musica non rapprese! 
ha l’arpa, come a Siena, bensì un salterio e un martello Dopo 
da percuotere tintinnabuli; l’Astronomia cont inua a tenere e drone. A 
a guardare un astrolabio; e infine la Filosofia, « la figliuola », la fionda 
al dire di Pitagora, « dell’imperadore dell’universo », o «la Con ques 
regina », secondo Platone, « d’ogni umano sapere », si as- e cominc 
side sul trono dai bracciuoli a teste leonine, come un’im- Qui 1 
peratrice de’ bassi tempi, col globo e lo scettro. E certo qui, ROMVLYV: 
come nella base di Siena, ebbero i Pisani presente un avorio traggono 
antico, un dittico consolare, che imitarono ornando le stole melli (Lv 
di oculi, di teste leonine lo scanno. imagine 
A queste rappresentazioni fanno seguito due aquile ve- cista,* set 
ramente romane e quindi alcuni soggetti biblici. Il primo, la serie de 
Eva che tenta Adamo a mangiare il pomo: EVA DECEPIT di apolog 
ADAM; il secondo, Adamo e Eva che odono la voce di Dio, QVANDO t4 
e Adamo che si scusa accusando la compagna: EVA FECIT leggenda 
ME PECCARE;" il terzo, SANSON FORTIS che sbrana il leone; Nel b 
il quarto, Sansone dormiente sulle ginocchia di Dalila che gli quadri dc 
recide la chioma. parte, e - 
Seguono ancora due anaglifi, che dividono queste scene rugia e 1 
da due altre di biblico argomento; ma forse furono spostati, si iniziav, 
come quelli che vengon poi relativi alle origini di Roma. 
Vuolsi che ne’ due anaglifi si rappresentino due apologhi di : Quei 
Esopo, il xvr e il xxV1II, del leone e del cane che vennero ip un madia 
in vecchiezza, con le epigrafi SI VIS VT TIMFAT LEO € VERBERA i va 
di quella ch 
1 I] VERMIGLIOLI (2° ed.) interpreta EVA FECIT ME PECCATOREM. mundi e _S, 
CL Ci
	        
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