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l’Orcagna, che nel 1351 recava, con l’Arnoldi, per il cam--
panile, marmi bianchi da Carrara, rossi da San Giusto e
da Monte Rantali, neri dal Monte Ferrato?* Piuttosto Neri
di Fieravante e non l’Arnoldi, quantunque questi abbia pure
rapporti con l’Orcagna, con la sua Madonna tra angioli nel-
l’oratorio del Bigallo.
Alberto Arnoldi, figlio di un maestro lombardo recatosi
sin dal principio del secolo XIV a Firenze, fu chiamato fio--
rentino dal Sacchetti. Per la prima volta nel 1351 si trova
il suo nome fra i maestri che lavorarono stipiti, cornici tra
liste di marmo nero e rosso, colonnette rosse e intarsiate,
colonne tonde e torte, ecc., per il campanile di Santa Maria
del Fiore. In seguito si trova ne’ Consigli dell’opera del
Duomo con Taddeo Gaddi e Andrea Orcagna;° e con questi
due maestri ci è presentato presso la chiesa di San Miniato
al Monte dal novelliere Franco Sacchetti.’ Nel 1358 era capo-
maestro dell’opera insieme con Francesco Talenti, e nel 1359
lavorava certe finestre a lato al campanile, consigliava in-
torno a una certa porta, faceva fare e compiere l’arco della
porta maggiore nella facciata. * In quell’anno stesso gli era
allogata per l’altare della cappella del Bigallo la ymagine di
marmo di Nostra Donna col figlio in braccio... e due angeli,
la quale figura dee essere d'altezza braccia tre e più, e quelle
degli agnoli due e mezzo o più... la quale figura dee essere
di quella bontà e maesterio che la figura di Nostra Donna
tn Pisa... e se non fosse bella come quella di Pisa, non si
debba torre.° Con tutta probabilità la Madonna di Pisa, che
1 Guaszr, op. cit., pag. LIl-e seg.
2 71Di+Op+ Cit... pag. LVL e seg.
3 Cfr. Novella CXXXVI. Circa l’Arnoldi, cfr. anche novella CCXXIX.
4 GuAsTtI, op. cit., pag. LXXVII; Rumonr, lItalienische Forschungen, I,.
pag. 167 e Antologia di Firenze, III, 1821, pag. 125.
5 PASSERINI, Curiosità storico-artistiche fiorentine, prima serie. Firenze, Jou-
hand, 1866: La loggetta del Bigallo, fasc. 5, nota 2.
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