Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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rov- Angioli e i Santi ai lati, e schiere d’Angioli di sopra. Gli an- 
sato gioli serbano ancora la forma ieratica, la divozione profonda 
e si di quelli disegnati dai Bizantini a Venezia, oranti, con le 
mani giunte, e con un’ala diritta e una abbassata; ma 
Pa- nei due angioli a figura intera, ai lati dell’arca medesima, 
ani, vedesi lo studio di quelli che Giovanni Pisano eseguì nella 
mo- cappella degli Scrovegni a Padova. Per togliere il carattere 
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ur Fig. 627 — Padova, Chiesa degli Eremitani. Arca di Jacopo da Carrara. 
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ella d’urna e dar quello d’altare, si trasformarono gli angoli e 
ella gli orecchioni degli antichi sarcofagi in nicchie angolari e 
ne- mediane; e tale trasformazione rimase tipica per il cenotafio 
del- d’Ubertino da Carrara e per gli altri di Rainerio degli Ar- 
ata, sendi (+ 1358) a Padova, di Giovanni Scaligero (+ 1350) e di 
Barnaba Morani a Verona, e più tardi per il monumento 
del- Savelli a Venezia in Santa Maria de’ Frari. 
‘nte Nel sepolcro di Jacopo da Carrara vi sono parti scol- 
gli pite con grande abilità, che apparterranno probabilmente a 
rt: Andriolo de Sanctis; altre inferiori, che saranno dovute ai 
suoi compagni di lavoro. Tra le prime annoveriamo la Ma-
	        
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