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sottosquadro, nel modo particolare degli scultori settentrionali,
che nei marmi cercan gli effetti dell’intaglio in legno. Lunghe
oltremodo sono le figure, segnate rapidamente, con gli occhi
lunghi appena sbozzati; e la disposizione di esse è pittorica,
su quelle rive del Giordano che triangolarmente s’insinuano
nel fondo.
La terza scena porta la scritta: CHRISTVS . BAPTIZAT .
JOHANNEYM (fig. 655). Sotto gli alberelli del fondo un leone
divora un daino, due fanciulli guardano spaventati, uno di
essi accennando ad arrampicarsi sopra un altro albero. Due
angioli scendono a volo, e sei figure, tra le quali due donne
gentili, assistono, comprese di devozione, al battesimo di
Giovanni. Anche qui la disposizione degli assistenti a scala
e a linea trasversale, mostra lo studio dello scultore per ren-
dere l’indietreggiare, l’affondarsi via via de’ piani. Sotto questo
riquadro sono ricordati i deputati dell’Arte di Kalismala che
fecero eseguire il fonte battesimale.
Nella quarta scena CHRISTVS . BAPTIZAT .“°APOSTOLOS
(fig. 656). Uno degli Apostoli riceve l’acqua lustrale versatagli
sul capo da Cristo, in atteggiamento monumentale; un se-
condo Apostolo si toglie la sopravveste di dosso; altri, con
le mani in mano o discorrendo con gli angioli, assistono. Due
angioli piomban dall’alto.
A queste due scene ne seguono altre di mano differente.
La prima: S. SILVESTER. BAPTIZAT.CONSTANTINVM (fig. 657).
L'Imperatore giovane, ignudo, sta in una vasca: il Papa, car-
dinali e cortigiani assistono disposti in due ordini. Qui la com-
posizione non ha aria, e le due file di personaggi parallele all’ar-
chitrave della porta, con le teste una sull’altra, non mostrano
lo studio prospettico de’ bassorilievi precedenti. Eppure non
vi sono dissimiglianze tali e tante tra essi da attribuire con
lo Schmarzow queste figure a un fiorentino della scuola del.
l’Orcagna. Benchè mutino le proporzioni, esse sono ancora
lunghe e diritte. Qui, trattandosi di un campo meno esposto
devoli altri alla vista. la esecuzione dovette essere affidata
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