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Lo: Del Migliore * ad Andrea. La data del 1370 incisa nella
di iscrizione toglie ogni valore a quelle vecchie attribuzioni;
ruì nè i moderni seppero valutare l’importanza dell’opera, che
1S0 parve finanche priva di sentimento individuale e di studio
71 originale della natura, * mentre quel sentimento vi è grande
ci e quello studio novissimo. Nè sembri strano che uno scul-
an tore di Venezia si trovasse a Firenze così abbondante di
"Orî artisti, ricordandosi che Urbano d’Andrea, veneziano, 77a-
fo-- sistro intazit, nel ‘1401 e nel 1402 lavorò con Lorenzo di
Ni- Giovanni d’Ambrogio e con Niccolò Lamberti per Santa
i Maria del Fiore.
evi
a i
un
e Dell’ estendersi della scultura veneziana in terraferma
tipi sono prova i fratelli Jacobello e Pier Paolo dalle Masegne,
la che tennero a Bologna il campo nella scultura. Vi ese-
Nei guirono l’urna di Giovanni da Legnano (fig. 659), morto il
mi- 16 febbraio 1383, e sepolto in San Domenico di quella città.
po: Il Lettore di Decretali dello Studio bolognese ebbe dai due
lo fratelli veneziani il monumento più notevole tra quanti nel
nile secolo XIV si eressero in memoria di Lettori delle Univer-
osti sità italiane. Benchè frammentario, il monumento mostra
SSO- la sua nobiltà nel gruppo che doveva vedersi presso la
Va- cattedra del dottore, a sinistra, e nel quale è espressa
con l’attenzione degli uditori con vivezza nuova: uno legge
na. con gran diligenza un libro, un secondo abbassa gli occhi
ma. sulle studiate carte, due altri con la testa poggiata alle
‘he- mani guardano, esaltati nell’intendere i veri della scienza.
più Tutti questi ascoltatori provano un diletto dello spirito e
tS0- s’illuminano negli occhi e nei volti.
Il
Ti I Firenze illustrata, op. cit.
2 BUuRCKHARDT, ed. cit. pag. 330.
3 CavaLLuccI, Santa Maria del Fiore, op. cit.