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nella chiesa di San Francesco alla Mirandola." Le iscrizioni
che lo ricordano così suonano entrambe:
Questa opera de talio facta in preda
un vinician la fe cha nome Polo
Nato di Jachomel chataiapreda.?
Il monumento di Prendiparte Pico, innalzato da Cate-
rina Caimi sua vedova, consta del consueto sarcofago vene-
ziano su due mensoloni, adorno d’imagini sacre nel mezzo
e nei lati, di stemmi nei fianchi, sormontato dalla figura di-
stesa del defunto.’ Nel mezzo del sarcofago sta il Crocefisso
con la Maddalena ai piedi, Maria e Giovanni dalle parti;
ne’ lati, San Cristoforo e Sant Antonio abate.
Simile al monumento di Prendiparte Pico è l’altro che gli
fa riscontro, di Spinetta Pico, pure condottiere al servizio dei
Visconti. Nel suo testamento del 1399 prescrisse che nel mo-
numento fossero ritratti Sa7to Stefano, Sant Antonio col porco,
simbolo delle tentazioni immonde, e col campanello, segno
della vigilanza contro di esse, e San Cristoforo in atto di
passare a guado il fiume.
Nel San Petronio, a Bologna, altri maestri rappresentano
alla fine del secolo XIV la scultura veneta, con le figure di
Santi entro quadrilobi scolpite nel grande zoccolo della fac-
ciata. Vi è San Domenico con i lineamenti troppo incavati
e con belle mani (fig. 685); Sa Paolo dalla barba serpentina
e fasciato dal pallio (fig. 686); San Floriano in veste guerresca,
forte e fine figura (fig. 687); San Petronio con la clamide a
I Il PAaoLgETTI lo dice erroneamente trasportato al Museo di Modena (op. Cit.
pag. 4). Così altri autori, anche il Burckhardt.
2 A Venezia si legge PIERA e non PREDA (vedi a questo proposito: CAFFI,
Chataiapiera, in Nuovo Archivio Veneto, 1891, n. 3).
3 E’ riprodotto dal LITTA, Le famiglie celebri italiane, vol. I.