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O che le prese a modello per le arche di Lettori dello Studio di
Bologna, principalmente per quella di Giovanni da Legnano,
jelle una volta per il sepolcro di Roberto e Riccardo di Saliceto,
pn Lettori di diritto civile (fig. 716), già nella chiesa di S. Martino,
nel quale lo scultore fiesolano dette ai discepoli rappresentati
un’attitudine pensosa; un’altra volta per il cenotafio di Bar-
tolomeo da Saliceto (fig. 717 a 721), professore di diritto civile:
OPVS ANDREE DE FESVLIS 1412.
Andrea Fiesolano si mostra qui seguace dei dalle Ma-
segne nelle sue figure scarne, piene di carattere, però con
occhi tondi a fior di testa, con zigomi grandi e mento spor-
gente, così che sembrano sbalzate sul metallo, invece che
cavate dal marmo.
Gli esempî dei dalle Masegne fruttarono, poi che anche
Jacopo della Quercia s’ispirò ad essi nell’eseguire il monu-
mento per la famiglia ferrarese de’ Vari, cioè quel sepolcro
che, sequestrato dal Senato di Bologna, servi poi a dare ono-
rata sepoltura alle ossa di Anton Galeazzo Bentivoglio, in
San Giacomo Maggiore di quella città. Il monumento ha la
forma de’ cofani civili bizantini e delle cassette alla certosina,
con il coperchio a piramide tronca. La figura del defunto si
estende sulla faccia anteriore della piramide. Sopra, sulla cor-
nice di coronamento, stanno la Vergine col Bambino e due
Santi; intorno, le figure delle Virta. Nella faccia anteriore
dell’urna siede il defunto, forse Giacomo de’ Vari o Varri, Let-
tore di chirurgia e di medicina pratica a Bologna fra il 1392
etra e il 1403. È evidente che Jacopo della Quercia si conformò
nto nel disegno del monumento al carattere de’ sepolcri de’ Let-
tori boiognesi, e lo distribuì, come fece Andrea da Fiesole
per quello di Bartolomeo da Saliceto, col sarcofago pog-
tre giante su mensole, col coperchio a piramide tronca, con le
‘ole, statue sull’incorniciatura superiore e agli angoli inferiori e
superiori dell’urna. Nel bassorilievo della faccia anteriore del
sarcofago, Jacopo della Quercia e Andrea da Fiesole dettero