i 950
usdino L’orefice aveva parte anche nel fornire di
), e le scodelle, tazze e altri vasi le mense de’ ricchi.
795)! e Nel 1397 i priori delle Arti di Perugia ordi-
Museo narono agli ufficiali sulle masserizie del Comune
nese). di far eseguire delle argenterie, doie bacine in
‘’ palu- mezzo alle quali se degga Jarre uno compassio orato
ooetti on fiorette dentorno et en mezzo desso compassio
terbo; da uno smalto, quale smallo sia uno grifoncello,
Santa £ dentorno a esso compassio sia facto uno cerchio
accre- dintorno oralo nel qual cerchio sieno gquille lectere
sto, la che dichiareranno li signori priori et sieno orate
menti le decte lettere. Oltre i due bacini, si commette-
accen- vano a Lorenzo di Cecco e Onofrio di Nicoluccio,
Vieri, orafi, doi vase d’argento o mesciacqua fatti a sp7-
'ezzoli golette 0 veramente ad altro modo sì che sieno
bellissime, et enne! coperchio desse sieno in cia-
li go- scheduno uno pometto bello ennel quale sia l'arma
tuarie del comune de peroscia et dentorno siano cerchie
menti ale con lectere orate con quilelie nomora che
lli» o VUchiereranno ei signore... Infine si commette.
urchè vano tazze che nel mezzo portassero 70 smalto
"lina et uno erifoncello.'
stumi
“dono
de i L’arte del ferro battuto ebbe sviluppo stragrande,
._Pie- al pari di tutte le arti minori, in Toscana. Le can-
arde. cellate che si misero innanzi ai palazzi e alle cap-
pelle delle chiese sono in generale a quadrilobi
du tangenti o inscritti entro circoli tangenti, con
3. 275 € a ini EE i
Venezia, 1886; MOLMENTI, La storia di Venezia nella
vita privata. ‘Torino, 1880; MERKEL, Tre corredi mi-
Paris, lanesi del Quattrocento (Bull. dell’ Istituto storico, n. 13);
GANDINI-PALLARI, Lo Statuto bolognese del 1101, Bo-
2ze nel ogna, 1889.
21arzo); FIG ESn MEZIASA GIO ! Seconda sente di stanziamenti e contatti per opere
del Sse- i MAgigre Candelabrodi dd? oreficeria (Giornale dl’erudizione artistica di ApAmo
gi 1700) rame - (Fotografia Alinari). Ross1, Perugia, 1874, pag. 206 e seg.).