Full text: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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Quando furono iniziati, si ebbe in animo, lo dicemmo, di 
rappresentare sulla cupola del Battistero, così come nelle re 
navate mediane delle basiliche, i fatti del Vecchio e del Nuovo i 
Testamento a riscontro; ma più tardi il disegno fu tronco 
per l’introduzione della grande scena del Giudizio univer- 
sale. L’ultima zona con le storie della vita del Precursore, 
più ordinata e compiuta delle altre, mostra che quella scena 
già riceveva esecuzione allorchè si lavorava nella zona 
Fig. 197 — Firenze, Battistero. 
Particolare del musaico rappresentante il Giudizio finale 
(Fotografia Gargiolli). 
stessa. E il fatto che i tre Patriarchi con le anime nel 
grembo’ e la maestosa guida degli Eletti hanno forme cor- ' 
rispondenti a quelle delle storie della vita del Battista, può nesta 
farci ritenere che ad un tempo stesso si compiva l’ultima - 
zona e il terribile quadro della venuta del Giudice eterno. 
In quali parti dell’opera sia da riconoscersi Andrea Taf, in 
quali Apollonio, pittor fiorentino e non greco." è impossibile 
! È ricordato in un manoscritto della Magliabechiana, classe XVII, cod. 292, di 
DEL MIGLIORE, ARiflessioni e aggiunte alle «Vite» del Vasari. L’A. afferma d’aver letto in 
un contratto del 1297 : « Magister Apollonius pictor Florentinus».
	        
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