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Quando furono iniziati, si ebbe in animo, lo dicemmo, di
rappresentare sulla cupola del Battistero, così come nelle re
navate mediane delle basiliche, i fatti del Vecchio e del Nuovo i
Testamento a riscontro; ma più tardi il disegno fu tronco
per l’introduzione della grande scena del Giudizio univer-
sale. L’ultima zona con le storie della vita del Precursore,
più ordinata e compiuta delle altre, mostra che quella scena
già riceveva esecuzione allorchè si lavorava nella zona
Fig. 197 — Firenze, Battistero.
Particolare del musaico rappresentante il Giudizio finale
(Fotografia Gargiolli).
stessa. E il fatto che i tre Patriarchi con le anime nel
grembo’ e la maestosa guida degli Eletti hanno forme cor- '
rispondenti a quelle delle storie della vita del Battista, può nesta
farci ritenere che ad un tempo stesso si compiva l’ultima -
zona e il terribile quadro della venuta del Giudice eterno.
In quali parti dell’opera sia da riconoscersi Andrea Taf, in
quali Apollonio, pittor fiorentino e non greco." è impossibile
! È ricordato in un manoscritto della Magliabechiana, classe XVII, cod. 292, di
DEL MIGLIORE, ARiflessioni e aggiunte alle «Vite» del Vasari. L’A. afferma d’aver letto in
un contratto del 1297 : « Magister Apollonius pictor Florentinus».