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gelo dai capelli biondi, dalle ali a colori verde, rosso e viola,
dal manto e dalla tunica di porpora svanita, spiega il car-
tello con le parole AVE MARIA GRATIA PLENA. La figura di
Gaddo Gaddi, che pure nel 1312 era inscritto a Firenze
nella compagnia de’ medici e degli speziali, e che nel 1333
era grave d’anni, dispare ai nostri occhi. Resta il suo figliuolo
ed erede Taddeo, che fu, come. dice il Vasari, «alle. fonti
Fig. 200 — Firenze, Santa Maria del Fiore. Musaico.
(Fotografia Alinarl).
tenuto a battesimo da Giotto ». Un tempo si attribuirono
a Gaddo anche molte opere di Assisi, ma senza che, a fon-
damento dell’attribuzione, si potessero citare fuorchè i mu-
saici della facciata di Santa Maria Maggiore, proprî del Ru- il
suti. Come abbiam veduto, l’arte romana domina ad Assisi; i
e il fiorentiuo Cimabue, che coi maestri romani vi portò
l’impeto suo, aveva accolto le forme trionfanti sulle rive del
Tevere.
Connesse con l’arte fiorita a Roma sono le storie della vita
di San Francesco nella basilica superiore d’Assisi (fig. 201).