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delle storie di San Francesco; le teste prendon carne, i volti
impallidiscono, illividiscono o rosseggiano, non sono più di
stucco colorato. Il drappo sul terreno prende il luccicore del
raso e forma pieghe morbide, ondeggianti, con spezzature
Fig. 202 — Assisi, San Francesco. Basilica superiore. 18 Storia della Vita di San Francesco.
(Fotografia Alinari).
giustissime; i manti si drappeggiano sulle persone in linee
facili, eleganti. Gli occhi, non sbarrati, come in altri affreschi
dello stesso ciclo, si stringono vivacissimi sotto le lunghe so-
pracciglia; le piccole mani vibrano. L’autore di questo pre-
ludio della santità di Francesco è Giotto medesimo, che
portò da Roma ad Assisi le forme arnolfiane dell’architettura
degli edificî e le fiorite forme cosmatesche, ma più la novità
del suo spirito. La rappresentazione si svolge in una piazza
pubblica: gentiluomini vanno e vengono, si fermano, guar-