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A quella scena d’amore, ne seguono altre, come i canti
nell’armonia d’un poema immortale. Secondo una tradizione
latina, i Giudei misero in un battello senza remi Maria Madda-
lena col fratello Lazzaro, la sorella Marta, San Trofimo e San
Massimino, uno dei settanta discepoli, per farli perire; ma
il battello entrò nel porto di Marsiglia. Maria, dopo aver
fatto penitenza in diverse caverne, fu sepolta da Massimino
nel luogo prossimo a Marsiglia dove sorse la superba basi-
lica in suo onore, che conserva la reliquia del suo capo. Ja-
copo da Varagine, raccogliendo queste tradizioni, narrò che,
«arrivata a Marsiglia, Maria di Magdala predicò l’Evangelo,
rievocando le genti dall’idolatria al vero culto d’Iddio. Con-
vertì con molti miracoli il Principe di Marsiglia alla fede di
Cristo: et per i meriti suoi gli ottenne un figliuolo, e gli
risuscitò la consorte morta in viaggio ». Nella cappella della
basilica inferiore di Assisi sono raccolte due scene in un
quadro (fig. 363): prima, l’Arrivo della barca guidata dagli
Angioli nel porto di Marsiglia; poi Il deposito, fatto sur uno
scoglio da un marinaio, del corpo della principessa di Mar-
szglia, risuscitata in sèguito da Maria di Magdala.
Questa composizione non appartiene a Giotto, ma pro-
babilmente al seguace che vedemmo a Padova, distinto per
le linee bizantine con cui copriva le vesti degli Angioli.
Continua la leggenda raccontando che Maddalena « se
n’andò in un eremo, e visse trent’anni non d'’altro cibo, che
di celesti e divine contemplationi servita dagli Angeli ». In
quel luogo, leggesi, « non v’era sollazzi di fiumi, nè rivoli
d’acque, nè d’arbori, nè d’herbe. Di 1à sette volte al giorno
era sollevata dagli Angioli in aria ». Nella lunetta a destra
della cappella, Giotto rappresentò j/addalena portata in
alto dagli Angioli su dalla montagna dove s’apre la grotta.
« Essendo andato a lei un sacerdote, la ritrovò rinchiusa
nella cella: alla sua petizione le porse le vestimenta ». Così la
leggenda; e l’artista figura (fig. 364) Maddalena nella grotta,
sul fondo buio, con le carni candide listate dalle bionde