Full text: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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seconda metà del Dugento l’arte bizantina aveva perduto 
terreno per il sopravvenire di Cimabue, del Cavallini e del 
genio di Giotto; ad un tratto, quando non dava più fiori 
altrove, si coprì di gemme primaverili nella serra senese 
di Duccio di Boninsegna. 
Abbiamo veduto Duccio, che per la prima volta ci appare 
nel 1280 in patria, * erudirsi poi a Firenze negli esemplari 
di Cimabue, e dipingere nel 1285 la celebre Madonna di 
Santa Maria Novella,’ non dimentico tuttavia delle forme 
che a Siena avevano avuto sviluppo con Guido e con Dioti- 
salvi di Speme, che lo precorse nel pitturare le tavolette 
della Biccherna e fu suo vicino di dimora nella contrada 
di/San Donato a Siena. ? 
Dai documenti pubblicati dal Lisini sappiamo che nel 1278 
dipinse dodici casse per gli archivî del Comune di Siena, 
nel 1285, nel 1286, Nel 1200-91, nel 1203 e nel 1295 
le tavolette della Biccherna, 5° nel 1302 una tavola con 
predella, posta « nell’altare nella casa de’ Nove, 1à dove 
si dice l’ufficio». Altre notizie ci persuadono che l’artista 
non dovette assentarsi lungamente da Siena: l’aver appar- 
tenuto nel 1298 ai Cinquanta del Consiglio minore, l’essere 
stato condannato per debiti e per altro nel 1295, nel 1299 
e nel 1302, l’aver rifiutato nel 1299 di giurare gli ordini del 
Capitano e dei partitanti del popolo. 6 Dopo le varie condanne 
che lo colpirono alla fine del 1302, non si trova più notizia 
del pittore sino al 9 ottobre 1308, in cui gli fu allogata l’an- 
1 Un quadro del Museo di Nancy con l’iscrizione falsa e la data 1282 (letta invece 1278) 
fece ritenere che Duccio già in quest’anno dipingesse. Invece la data del 1278, tratta 
da un libro della Biccherna, e queila del 1280, in cui è inscritta la sua condanna per una 
somma rilevante, sono i più antichi documenti relativi al pittore - LisInI, Aotizie di Duccio 
pittore (Bullettino senese di storia patria, anno Vv; fasc. I, Siena, 1858). 
2 Il Vasari attribuì a Duccio un'Annunciazione in Santa Trinita a Firenze, oggi 
perduta. 
3 Cronaca d’anonimo, ms. nella Biblioteca comunale di Siena e nel R. Archivio di 
Stato in Siena. 
4 Questa soltanto si è cons-rvata. Trovasi nel Museo industriale di Berlino. 
SS [LISINI, Op. cit. pag. 43 e seg. 
6 1LASINI LL Op. cit... pas. 45.
	        
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