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1395
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80 a Siena. Ea
Net nor Altri pittori toscani, umbri, marchigiani del Trecento, Andrea Orcagna e Nardo
ar e di Cione; Puccio di Simone, Giovanni del Biondo, ecc. — Andrea da Firenze:
- sue pitture nel Camposanto di Pisa e nel cappellone degli Spagnuoli in
Santa Maria Novella a Firenze. — Agnolo Gaddi, suoi compagni e seguaci.
— Francesco Neri da Volterra. — ll Traini e altri pittori pisani e lucchesi. —
Lo Starnina, Antonio Vite e il pistoiese Cristiani. — Guido Palmerucci eugu-
bino, Allegretto Nuzi fabrianese e altri marchigiani ed umbri. — 1 pittori
del cappellone di San Nicola a Tolentino. — Jacopo del Casentino e Spinello
Aretino. Aiuti e seguaci di Spinello. — Gli inizi dell’arte di Lorenzo Monaco.
ib bronzato
sa di (Gio-
dotto di Andrea, detto l’Orcagna, scultore, musaicista, pittore,
e tenne il campo dell’arte a Firenze intorno alla metà del
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ro alti Trecento. Figlio di Cione, fratello di Nardo, Jacopo e Matteo,
SO architetti, scultori e pittori, fu il capo d’una grande fami-
issetta.
DG glia artistica. Nardo, il maggiore dei fratelli, chiamato Na7-
vl : dus Cionis nella matricola de’ medici e degli speziali del
00 stemmi . . . . . .
si, 1343; vien nominato nel 1345 in un atto notarile, iscritto
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nel ‘55 col nome di Lionardus Cionis. nell’Arte de’ ‘mae-
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stri di pietra e di legname, e nel ’58, insieme col fratello
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Andrea, nella Compagnia dei pittori. Trattò nel 1363 coi
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| Capitani della Compagnia di Santa Maria del Bigallo per le
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itture del soffitto dell’Oratorio; dettò il suo testamento il
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I 21 marzo 1365, eleggendo eredi i fratelli Andrea, Jacopo
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e Matteo. * Poco. dopò morì, e il suo nome si ‘confuse
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° con quello d’Andrea, che riassunse in sè i meriti migliori
dei discendenti di Cione. Ma Lorenzo Ghiberti fa fede che
1 Queste notizie ricavate dal PASSERINI, Curiosità storico-artistiche fiorentine (Fi-
renze, 1866), dal MILANESI, note alle Vite del VASARI (I, pag. 594) e Nuovi documenti,
sono raccolte da WILHELM SUIDA, Florentinische Maler um die Witte des XIV Jahr-
hunderts (Strassburg, Heitz, 1905).
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