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motivo della visita, si corrucciò e impose la consegna del
Pontefice; invece Venezia si preparò alla guerra, il Doge
s’imbarcò con trenta galee; il Papa donò la spada a lui,
a’ suoi guerrieri la piena remissione de’ peccati. La flotta
nemica, assalita presso la punta di Selbioie in Istria, fu vinta;
e Sebastiano Ziani, tornato vittorioso, venne proclamato da
Alessandro Ill signore del mare, e ricevette l’anello che donò
ai flutti in segno di perpetuo dominio. Prigioniero di guerra
era Ottone, figlio di Federigo, che venne dato al Pontefice,
ma tosto liberato per la promessa d’intercedere pace dal
padre. Dopo varie repulse, la ottenne; e Federigo col figlio
si recò a Venezia; il Papa perdonò, e celebrata la messa in
San Marco, benedetta Venezia, impartite indulgenze, accom-
pagnato dall’ Imperatore e dal Doge, partì per Roma. Giunto
ad Ancona, i cittadini portarono due ombrelle per Alessandro
e per Federigo, ma il Pontefice ne volle una terza per il Doge,
cui la consegnò, dando a lui e a’ suoi successori facoltà di
portarla sempre. Appressatosi a Roma, ricevuto a festa dai
cardinali, dai nobili e dal popolo, donò allo Ziani otto ves-
silli di seta, a lui regalati, e altrettante torcie d’argento, perchè
egli e i successori ne facessero uso nelle solennità; infine,
giunto nel palazzo di San Giovanni Laterano, ordinò che un
terzo trono fosse collocato accanto al suo e a quello dell’ Im-
peratore, perchè il Doge vi si assidesse e potessero assidervi
i successori suoi. * Tale per sommi capi la leggenda, che asso-
ciava fatti differenti e di tempo lontani, per celebrare la gran-
dezza di Venezia e dar sanzione a pretesi diritti dei Dogi.
Gli affreschi di Siena sono concepiti con iscopo differente
da quelli che adornarono il Palazzo Ducale di Venezia, esal-
tandosi innanzi tutto Alessandro III, di cara e gloriosa me-
moria per i Senesi. Uno degli affreschi più importanti del
ciclo rappresenta la processione de’ sacerdoti (fig. 706 e 707),
che move incontro a papa Alessandro a cavallo tra l’Impe-
I URBANI DI GELTOFF, Leggenda veneziana di Alessandro 111 {Archivio Veneto,
tomo XIII, 1877); O. ZENATTI, /7 poemetto di Pietro de’ Natali sulla pace di Venezia tra
Alessandro III e Federico Barbarossa (Bull. dell’ Istituto stor. ital., n. 26, Roma, 1905).
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