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Pittori lombardi, veronesi, vicentini, trevigiani, padovani, veneziani, romagnoli,
bolognesi, modenesi del Trecento. — Maestri di Lombardia, Giovanni da Mi=
lano e i suoi seguaci in Toscana. — Antonio Veneziano in Toscana. Giusto dei
Menabuoi fiorentino a Padova. — ll Guariento padovano. — Altri pittori vene=
ziani e veneti. — Pittori romagnoli e emiliani sotto influssi artistici toscani,
e i pittori bolognesi. — Barnaba da Modena a Pisa, a Genova e nel Pie=
monte. Altri maestri modenesi. — Tommaso da Modena a Treviso. — Alti=
chiero e Avanzo veronesi. — Ricordo di pittori d’altre parti d’Italia nel
Trecento.
Dalla Lombardia, dove Giotto aveva portato le semenze
dell’arte, partì per la Toscana un maestro che lo rappre-
sentò degnamente: Giovanni di Jacopo da Como, o meglio
da Caverzaio (piccolo luogo di quella diocesi), detto Gio.
vanni da Milano.’ Circa il 1350 è inscritto tra i pittori fore-
stieri che dimoravano a Firenze:* ma già nel ’49, secondo
il Suida,î aveva eseguito gli affreschi della chiesa di Vibol-
done, presso Milano, che portano difatti quella data: ANO DNI .
iti sitio MCCCXLVIIII. Come Giovanni da Milano, che nel 1350 o poco
prima compieva il suo tirocinio a Firenze, probabilmente nella
bottega di Taddeo Gaddi, potesse eseguire nel ’49 affreschi
tanto mirabili, è difficile determinare. Certo è che appaiono
n di provettissimo artista, specialmente quelli nell’arco trion-
1trapporsi 1 Il MILANESI (nota alla Vita di Taddeo Gaddi, nel VASARI, vol. I, pag. 572) ritenne
a -dotale che /ohannes Jacobi de Como sia una stessa persona con Giovanni da Milano ; perchè
| questi in un documento (1365) si chiama pure /ohannes pictor de Kaversaio e in un
' dotto altro (1363) si dice figlio di Jacopo di Guido. Il nome del padre e il luogo della prove-
A nienza son dunque gli stessi, ond’è probabile che Giovanni di Jacopo da Como sia una
"n uil stessa persona con Giovanni di Jacopo da Caverzaio o da Milano.
2 La data del 1350 è approssimativa: potrebbe essere di poco anteriore o posteriore
(V. SUuIDA, nello scritto citato in seguito; MILANESI, nelle note al VAsArI, e il FrEY.
Loggia cit., pag. 338’.
3 V. SUIDA, Le opere di Giovanni da Milano in Lombardia (Rassegna d’arte, fasc. I
gennaio 1896).