arguto d’osservazione della vita, che già vedemmo nell'opera
di Giotto. Si notino qui i due vecchioni dietro l’oste che si
guardan sottecchi all’udire i rimproveri del Santo; e i chie-
richetti affaccendati con certa esagerazione zelante intorno
alla mensa de’ canonici della Cattedrale. Nella terza storia
poi i due giovani pescatori dai lunghi capelli ondulati, in
atto di tener la lenza nel mare abbondante di pesci vario-
pinti, sorpresi di quell’abbondanza, intenti a farne lor pro,
Fig. 726 — Pisa, Camposanto. Frammento delle storie suddette.
(Fotografia Alinari)
sono di rara bellezza nel corpo, nelle vesti dalle pieghe mor-
bide, ne’ moti grecamente equilibrati.
Purtroppo, poco rimane oggi di così solenne monumento
pittorico, a vedere il quale il Vasari pensò, sia pure erronea
mente, che discepoli di Antonio fossero lo Starnina e Paolo
Uccello, quegli, secondo lui, maestro di Masolino; questi
precursore del Rinascimento. Antonio Veneziano per la no-
vità dell’arte sembrò quindi spalancare innanzi tempo le
porte del nuovo secolo.