Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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di Monserrato, nei quali si vedono festoncini sospesi come 
quelli nel rilievo del Battistero Lateranense. È probabile sieno 
sue anche le figure del Cardinal Roverella giacente sul sar- 
cofago di San Pietro e dello stesso Cardinale presentato alla 
Vergine, nel sepolcro principalmente eseguito dal Dalmata, 
nella chiesa di San Clemente: lavori assegnati ad Andrea 
Bregno. Così a quegli probabilmente va dato, per certe pieghe 
a reti e incavi, il monumento della madre del Cardinale Am- 
manati, nel chiostro della chiesa di Sant’Agostino. Luigi di 
Giampietro Capponi fu un modesto scalpellino lombardo, che 
a Roma portò alterata e impoverita la forma dall’Amadeo, 
e che ripetè noiosamente gli stessi colpi di scalpello, gli stessi 
pochi suoni come di cicala, nella gran Roma dove tutte le 
favelle italiane formarono un concerto rumoroso. 
Tommaso Malvito da Como, noto per aver preso parte 
col Laurana nell’altare di Marsiglia, * Ss’ incontra a Napoli, 
nel 1477, in San Domenico, quando eseguisce la tomba di 
Mariano d’Alagno nella cappella del Crocefisso, e poi quando 
scolpisce il monumento d’Antonio d’Alessandro e della sua 
consorte e quello di Gio. Paolo Vescovo di Aversa, a Mon- 
teoliveto, e la cappella di Galeazzo Caracciolo, a Santa Maria 
Donna Regina (1506). ° L’opera principale dello scultore è 
la decorazione della cripta di San Gennaro, dove, e nelle 
porte in bronzo e nella decorazione in marmo, mostra un 
garbo, una finezza singolari, non però nella parte figurativa, 
nelle formelle del soffitto con Santi e angioloni e nei tibi- 
I VITRY, op. cit. nei Monuments de la Fondation Piot. 
2 LUIGI SERRA, Due scultori fiorentini del’400 a Napoli in Napoli nobilissima, XIV, 
1905; MIOLA, Succorpo di San Gennaro in idem, 1897; PERCOPO, Una statua di Tommaso 
Malvito in idem, 1893; FILANGIERI, Documenti per la storia, le arti e le industrie delle 
provincie napoletane, Napoli, 1883-1891, VI, pag. 474; BERNICH, 27 monumento di Giovan- 
nello de Cuncto nella chiesa di S. M. a Caponapoli e il suo architetto e scultore in Na- 
poli nobilissima, 1905; C. VON FABRICZY, Toscanische and oberitalienische Aimstler in 
Diensten des Aragonesen zu Neapel in Rep. f. Kstw., XX.
	        
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