Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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Più ampiamente, benchè con varietà minore, nell’incor- 
niciatura della porta di San Francesco delle Scale ad An- 
cona, Giorgio eseguì teste che paiono d’angioli barocchi, con 
la chioma a grosse ciocche arricciolate, le labbra dal taglio 
affilato; il carnoso testone in basso, a sinistra, posto al di- 
sopra d’una testa leonina, ha gonfie le guance, carnose le 
Fig. 676 — Sebenico, Cattedrale (esterno della). 
Giorgio da Sebenico: Angioli portacartello 
parti sopraccigliari, e certi riccioloni decorativi da farlo sem- 
brare, nonostante la corona d’alloro, un angiolone berni- 
niano. Nei fianchi della porta, se si eccettuano le due teste 
superiori, quella a sinistra di un poeta laureato, e quella a 
destra col tocco, distinte specialmente dalle altre per qualche 
tentativo di determinazione fisionomica, tutte quelle facce 
protese rispondono a un tipo convenzionale, proprio dell’ar- 
tista. Nella trabeazione della porta, abbiamo un secondo tipo 
di teste virili, calve, con barba bipartita e baffi serpeggianti, 
talvolta simili a satiri.
	        
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