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Anche una statua onoraria, a tutto tondo, quella di Bo-
nifacio IX, a San Paolo fuori le Mura, è assegnata a maestro
Paolo; e in questo caso l’attribuzione ha qualche verosimi-
gclianza. Un altro ritratto: di Bonifacio IX (7 r404) si ha nel
rilievo della basilica di. San Giovanni Laterano, su fondo a.
musaici cosmateschi: certo frammento della tomba di quel
papa, di fattura materiale e grossa, nonostante lo sforzo della
minuta indicazione d’ogni particolare de’ paludamenti ponti-
ficali e la pomiciatura delle carni.
Un frammento esistente in San Pietro, nella cappella
della Pietà, appartenne a un sepolcro indeterminato sin qu,
del principio del secolo XV: consiste in due angeli reggi-
cortine, prossimi per forma a maestro Paolo. * Migliori
sono i due angeli simili nella chiesa di San Cesareo (fig. 25);
più nobili e più classici, * sembrano l’ultimo fiore dell’arte
de’ marmorari romani, rimasti ligi alla tradizione lungo il
Trecento, sempre più umili, ma fedeli ai loro artistici avi,
i Cosmati, de’ quali continuarono a ripetere le decorazioni
splendenti; rispettosi all’antichità classica, che s’industriarono
di rispecchiare in qualche modo, rendendo almeno il senso
di forza e di grandezza dato loro dalla vista dei ruderi e dei
simulacri romani. Familiari dell’antico, sempre più si avvi-
cinarono ad esso, e ne intesero gli insegnamenti. Più tardi,
nel Quattrocento inoltrato, vedranno il vero nel modello clas-
sico: ora, agl’inizî del secolo, sono massicci volendo esser
grandi.
Dalla provincia romana si recò a Napoli l’abate Baboccio
da Piperno a scolpire monumenti sepolcrali e porte di chiesa.
Educato forse nello studio artium dell’abbazia del luogo
natale, insieme con altri maestri che nel 1380 lavorarono a
Montecassino (Sisto, Antonio suo fratello, Nicola di Ales-
1 LAURA FILIPPINI, art. cit., pag. 119 e seg
2 ;LISETTA CrAccioO, art. cit., pag. 88 e seg.
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