Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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ph» Gian Galeazzo Visconti a Pavia, di Pier Francesco Trecchi 
a Cremona, certamente non avrebbe avuto. Piuttosto per 
l’indole degli ornati può supporsi ch’egli dirigesse i monu- 
mentini Ponzetti alla, Pace (fig. 780-781). 
Da Roma Gian Cristoforo si recò a Loreto per divisare 
col Bramante, suo compagno di viaggio, grandi cose da 
farsi alla Basilica Loretana. Divenuto protomaestro della fab- 
brica, ebbe continue relazioni con la Corte d’ Urbino, di cui 
Fig. 780 — Roma, Santa Maria della Pace. Sepolcro della famiglia Ponzetti. 
(Fotografia Alinari). 
fu familiare. Forse è suo di quel tempo il busto di prelato 
che adorna il Museo Oliveriano a Pesaro. Non molto potè 
lasciare, perchè allora dovette provvedere alla sicurezza della 
Basilica Loretana, all’antico campanile e al palazzo apostolico, 
e perchè il tempo fu breve per lui, condotto al sepolcro dal- 
l’incurabile malattia che lo tormentò sin da quando fu a 
Mantova. Al suo notaro legò gli Asolani di Pietro Bembo, 
e, per provvedere alla spesa delle messe che si sarebbero 
celebrate a suffragio dell’anima sua, dispose che, secondo la 
stima di Michelotto orefice e gioiellere fiorentino, si vendesse 
la sua collezione, consistente in 34 medaglie di bronzo, 87 d’ar- 
gento, camei, anelli, pietre preziose intagliate, sculture antiche
	        
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