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ph» Gian Galeazzo Visconti a Pavia, di Pier Francesco Trecchi
a Cremona, certamente non avrebbe avuto. Piuttosto per
l’indole degli ornati può supporsi ch’egli dirigesse i monu-
mentini Ponzetti alla, Pace (fig. 780-781).
Da Roma Gian Cristoforo si recò a Loreto per divisare
col Bramante, suo compagno di viaggio, grandi cose da
farsi alla Basilica Loretana. Divenuto protomaestro della fab-
brica, ebbe continue relazioni con la Corte d’ Urbino, di cui
Fig. 780 — Roma, Santa Maria della Pace. Sepolcro della famiglia Ponzetti.
(Fotografia Alinari).
fu familiare. Forse è suo di quel tempo il busto di prelato
che adorna il Museo Oliveriano a Pesaro. Non molto potè
lasciare, perchè allora dovette provvedere alla sicurezza della
Basilica Loretana, all’antico campanile e al palazzo apostolico,
e perchè il tempo fu breve per lui, condotto al sepolcro dal-
l’incurabile malattia che lo tormentò sin da quando fu a
Mantova. Al suo notaro legò gli Asolani di Pietro Bembo,
e, per provvedere alla spesa delle messe che si sarebbero
celebrate a suffragio dell’anima sua, dispose che, secondo la
stima di Michelotto orefice e gioiellere fiorentino, si vendesse
la sua collezione, consistente in 34 medaglie di bronzo, 87 d’ar-
gento, camei, anelli, pietre preziose intagliate, sculture antiche