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mani Lorenzo Ghiberti, nato l’anno 1378 da Cione di ser Buo-
naccorso di Pelago e da madonna Fiore, fu educato nell’arte
| dell’oreficeria da Bartolo di Michele, che l’ebbe caro come
figlio, tanto da farlo chiamare per molto tempo Lorenzo di
Bartoluccio. Fu in Roma verso la fine del ’300, quando uno
scultore eseguiva il monumento del cardinale Adam di Hart-
i ford (+ 1397) in Santa Cecilia, e si ritrovava presso San Celso
ile e la statua dell’ Ermafrodito, che egli giudicò « fatta con mira-
coro di bile ingegno ».* Ammirò allora gli affreschi di Giotto e di
10 Der il Pietro Cavallini, desideroso più di pitture che d’altro, come
el’ Ospe. sì dimostra per i Commentari da lui scritti tardi, dopo che
ebbe dato molti anni alla scultura, e ne’ quali tuttavia sono
a al padie ricordate particolarmente e in maggior’ numero le opere
io “delto i di insigni pittori, perchè in gioventù l’animo suo, come
Dati ari egli stesso lasciò scritto, «alla pittura era in gran parte
gua Se vòlto ». ° Nel 1400, sopravvenuta la peste a Firenze, andò
Ra a Rimini con un pittore ? chiamato da Carlo Malatesta,
NA Signore del luogo, a dipingere una sala del castello; e coa-
Sui diuvò l’amico nel lavoro, sentendosi disposto a darsi tutto
deg alla pittura per le attitudini naturali, per le lusinghe d’onore
Rn e di guadagni, per gl’incitamenti del compagno e per le
i po promesse del Malatesta. Intanto gli amici di Firenze scrive-
o vangli del concorso bandito per la seconda porta del Bat.
i tistero; ed egli, chiesta licenza dal Signore e preso com-
g:: miato dal compagno, tornò in patria e si accinse alla prova,
e consistente «in una storia di bronzo della medesima grandezza
Ma che erano quelle della prima porta » * di Andrea. da Ponte-
- dera. La storia scelta per saggio: il Sacrificio d’ Isacco. Compe-
titori: Filippo di ser Brunellesco, Jacopo della Quercia, Niccolò
I CARL FREY, Vita di Lorenzo Ghiberti, scultore fiorentino, scritta da Giorgio Vasari,
o con i commentari di Lorenzo Ghiberti, Berlin, 1886.
i 2 CARL FREv, op. sudd.
3 Il PERKINS, Ghiberti et son école (Paris, 1886), suppone, ma senza sicuro fondamento,
che si tratti di Antonio Vite.
4 VASARI, Le Vite, ll.
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