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tabernacoletto ridotto da quelli maggiori ne’ pilastri d’Or-
sanmichele o in altri luoghi; nel timpano è la figura del-
l’Azia tratta da antichi sarcofagi, con la vela stesa dietro
al capo tenuta da due mani enormi; entro il lavamani
sono due genietti con certa smorfia del volto sgraziatis-
sima, e con vasi poco decentemente messi tra le gambe.
Gli ornati, che hanno del gotico-fiorito e sono nel rilievo
ancora timidi, mostrano che non al Buggiano appartiene
il lavabo che fa riscontro a questo descritto, tanto più che
nel timpano vi è una testa d’angiolo nella maniera di Mino
da Fiesole. * Convien pensare: che il Buggiano ereditò i
beni dal Brunelleschi, niuna virtù. Fu tuttavia grato al
maestro, che ritrasse di marmo (fig. 104), come si vede in
Santa Maria del Fiore, ove fu posto il ritratto per pri-
vilegio concesso solo raramente e a cittadini illustri, bene-
meriti della patria. Quantunque rotondeggiante nelle guance,
nel naso, nel mento e in genere ne’ lineamenti del volto e
nelle grosse dita impacciate, il busto ci rende con forza
l’immagine dell’artista sovrano. Non tiene squadra, com-
passi o attributi; stringe il drappo cadente dal berretto, guar-
dando innanzi a sè energico e rude, dentro a quel tondo in-
ghirlandato d’alloro. *
Altri scolari del Brunellesco furono, secondo il Vasari,
Domenico del Lago di Lugano, ossia Domenico Gagini, ?
Geremia da Cremona, uno Schiavone, probabilmente Fran-
cesco Laurana, * Antonio di Cristoforo e Niccolò Baroncelli.
I MARCEL REYMOND (La sculpture florentine. Seconde moitièé du XV° siècle, III,
Florence, 1899, pag, 34) riproduce come del Buggiano anche il secondo dei lavamani qui
citato.
2 Al Buggiano si attribuisce l’oratorio di San Piero e Paolo in Pescia, e il tempio
eretto entro il Duomo di quella città dai fratelli Cardini nel 1451 (GAYE, opera citata,
I, 142-45).
3 Secondo il BURGER (Francesco Laurana, Strassburg, 1907) e il RoLFs (Franz La
rana, Berlin, 1907), qui si tratta di Domenico Gagini.
4 Il MILANESI (note cit., Il, pag. 385) suppose trattarsi di Luciano di Laurana; il
BURGER e il RoLFs (op. citate) di Francesco Laurana. E veramente il VASARI attinse
al Trattato d'architettura del FILARETE, il quale parlando de’ maestri da invitare a dare
opera alla sua città ideale, alla Sforzinda, nomina « Domenico del Lago di Lugano sco-
laro di Pippo di ser Brunellesco» e « uno di Schiavonia il quale era bonissimo scultore ».