Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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del Brunellesco. In ogni modo egli appartenne alla genera- 
zione artistica di questo maestro e alla schiera de’ diffon- 
ditori dell’arte fiorentina in tutta Italia. 
Bernardo di Pietro Ciuffagni, nato in Firenze nel 1385, 
aiuto del Ghiberti nel lavoro della seconda porta, ci viene 
innanzi nel 1409, * quando l’Opera di Santa Maria del Fiore 
gli dette da fare la figura marmorea d’un Profeta, d’un braccio 
e mezzo, e l’altra d’un angiolo, di due braccia.’ Contenti delle 
sculture, i Procuratori della fabbrica il 20 di maggio dell’anno 
seguente gli allogarono la statua di San Matteo Evangelista, 
benchè dapprima divisassero di affidarla a quello dei tre 
maestri, Niccolò Lamberti, Nanni di Banco e Donatello, che 
meglio avesse eseguito la sua figura. Nel San Matteo (fig. 108), 
Bernardo Ciuffagni segna un progresso sulla statua di Sa7 
Marco del Lamberti, alla quale pure in ‘qualche modo si at- 
tiene; disegna pieghe più semplici, flessuose e larghe, meno 
tirate, e ne rompe i contorni, li frastaglia, e li assottiglia per 
mezzo di forti sottosquadri; ma ancora le linee principali del 
manto si disegnano curve, non spezzate, come in altri ten- 
denti a ottenere varietà di scuri e d’effetti. La destra del- 
l’ Evangelista è sur un ginocchio, la sinistra è ripiegata sul 
libro degli Evangeli; un ginocchio è più alto dell’altro, per 
rompere la simmetria di Niccolò Lamberti, ma tanto da far 
parer corta la gamba destra. I piedi son posti ad angolo, in 
modo proprio di chi siede, ben poggiato anche al piano, 
mentre il Lamberti dispone quasi paralleli quelli del suo Sa7 
Marco. Alquanto girata verso destra, la figura sfugge il re- 
plicarsi di linee e di scuri simmetrico nelle parti. La mano 
che poggia sul libro non è semplicemente costruita, come 
1 MILANESI, Vite, ecc., ed. Sansoni, II, pag. 463 in nota; CAVALLUCCI, op. cit. 
2 Il MILANESI, nella nota sudd. scrive che la statua era « di due braccia e mezzo ». 
Così leggesi nel documento del 31 luglio 1409; ma in un doc. successivo (30 giugno 1410) 
la statua stessa è indicata duorum brachiorum. 
TQC
	        
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