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renze (fig. 153). La testa d'Amore del Duca di Westminster
è imitata dall’antico, così come non si vede in opera alcuna
. . . . 2 .
di Donato; © il putto con una cornucopia dell Ermitage, - il
genietto alato con un delfino, nel Museo di Londra, il Cupido,
con le braccia in alto, di quell’Arciduca, ’ sono opere della
scuola. 1l Faunetto del Museo Nazionale di Firenze fu già
indicato dal Vasari come. un A/ercirio esistente in casa di
Giovanni Battista di Agnolo Doni, di mano di Donatello;
ed è la sola cosa tra queste che abbia la gran luce degli
occhi quale si vede ne’ putti musicanti del fonte di Siena e
negli altri angioli o genietti donatelliani. *
Nel 1428 Donatello e Michelozzo assunsero anche di
ornare il pulpito della Madonna della Cintola, in Prato; ma
invano i Pratesi insistettero perchè i due artisti mantenessero
la parola. Nel 1432 erano venuti a Roma, e fu mandato a
richiamarli nell’aprile del 1433 Pagno di Lapo Portigiani con
lettere di Cosimo de’ Medici e d'altri.
In Roma i due artisti ebbero dall’antichità nuovi e fecondi
insegnamenti. Donatello dovette essere colpito innanzi tutto
dalla commistione cosmatesca di porfidi e di serpentini, di
sculture e di musaico, di marmi nitenti e di tessere d’oro; e
pensò di valersene per avvivare e fare riscintillare le sue com-
posizioni. A Roma eseguì la pietra tombale di Giovanni Cri-
velli, arcidiacono d’Aquileia, morto nel 1432. E non solo lasciò
quest’opera, oggi purtroppo corrosa, in Santa Maria in Ara-
1 ]] BopE e lo SCHOTTMULLER l’assegnano al Donatello e al 1430; lo SCHUBRING
dubita che l’opera appartenga al maestro, pur dichiarando di non averla veduta.
2 Notisi il volto lungo del putto simile ad altri di fanciulli di un riquadro del pul-
pito di Prato, nel quale si rivela l’opera de’ collaboratori di Donatello.
3 Anche il Bone nella recente pubblicazione Die italienischen Bronzenstatuetten cit.,
attribuisce queste tre statuette alla bottega di Donatello, ma gli assegna invece una figura
di Vittoria alata con una cornucopia del Kaiser Friedrich Museum, non degna del grande
maestro, accademica, senza spirito.
4 A. G. MEYER ha proposto di chiamare Cupido Atys questo strano faunetto alato.
5 CESARE GUASTI, IZ pergamo di Donatello pel Duomo di Prato, Firenze, 1887.