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i è il genio della fonte accosciato recante nella destra un vaso
ji e con la bocca aperta in tondo, come da mascherone; nella
seconda faccia sono putti che pigiano in un gran vaso, uno
ur bevente sul davanti e un altro come ebbro, addormentato;
nella terza faccia, una fanciulla con un vaso, abbracciata da
un amorino, seduta sopra una base con una bocca di fontana,
i e tutt’attorno genî che chiamano a raccolta i compagni per
7 Fig. 211 — Firenze, San Lorenzo. Bellano: Le Marie al sepolcro.
(Fotografia Alinari).
la festa, dando fiato alle lunghe buccine: uno solo tra essi,
l’ultimo a sinistra, par che guardi disperato all’abbraccio dei
due e voglia ritrarsi benchè trattenuto sul luogo da una
catena. Ora que’ putti, quegli amorini che si slanciano con
buccine hanno parentela coi putti della Cantoria di Santa Ma-
ria del Fiore, ma sono più profani, più nudi, più classici
di quelli e degli angioli del Santo di Padova. Gli ornati
de’ pilastrini, ai lati de’ bassorilievi della base, hanno la sem-
plicità ornamentale già notata in Donatello: nel mezzo dei
af pilastrini una rosetta; sopra e sotto di essa, due ferri termi-
quà nati a volute, legati da anella, aperti a mandorla contenente