Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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i è il genio della fonte accosciato recante nella destra un vaso 
ji e con la bocca aperta in tondo, come da mascherone; nella 
seconda faccia sono putti che pigiano in un gran vaso, uno 
ur bevente sul davanti e un altro come ebbro, addormentato; 
nella terza faccia, una fanciulla con un vaso, abbracciata da 
un amorino, seduta sopra una base con una bocca di fontana, 
i e tutt’attorno genî che chiamano a raccolta i compagni per 
7 Fig. 211 — Firenze, San Lorenzo. Bellano: Le Marie al sepolcro. 
(Fotografia Alinari). 
la festa, dando fiato alle lunghe buccine: uno solo tra essi, 
l’ultimo a sinistra, par che guardi disperato all’abbraccio dei 
due e voglia ritrarsi benchè trattenuto sul luogo da una 
catena. Ora que’ putti, quegli amorini che si slanciano con 
buccine hanno parentela coi putti della Cantoria di Santa Ma- 
ria del Fiore, ma sono più profani, più nudi, più classici 
di quelli e degli angioli del Santo di Padova. Gli ornati 
de’ pilastrini, ai lati de’ bassorilievi della base, hanno la sem- 
plicità ornamentale già notata in Donatello: nel mezzo dei 
af pilastrini una rosetta; sopra e sotto di essa, due ferri termi- 
quà nati a volute, legati da anella, aperti a mandorla contenente
	        
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