Donatelliani: Michelozzo Michelozzi, Pagno di Lapo Portigiani, Maso di Barto=
lomeo — Simone, e altri maestri toscani in Roma — Agostino di Duccio, Andrea
dall’Aquila, Desiderio da Settignano - Gli aiuti padovani di Donatello: Urbano
da Cortona, Niccolò Cocari, Giovanni da Pisa, Antonio di Chelino, Francesco
del Valente, Pietro di Martino da Milano, Paolo da Ragusa — Diffusione del-
l’arte di Donatello nell’Italia settentrionale — \mitatori senesi e pisani di
Donatello — Gli ultimi discepoli di Donatello: Bellano, Bertoldo.
Verso il 1425 Donatello ebbe a compagno Michelozzo Mi:
chelozzi, del quale diamo ora ragguaglio. Nato verso il 1396, *
si educò nell’arte in una bottega di orafo, cooperò col Ghi-
berti nel San Matteo (1419-22); ° e forse non fu estraneo
a movere il Ghiberti stesso a ingrandire la figura, ad ani-
marla di maggior forza, a coprirla col manto più largamente
di quello che usasse di solito ammantare i suoi personaggi,
e a collocarla entro una nicchia architettata con le nuove
forme classiche. In quella nicchia scalpellata da Jacopo di
Piero e Giovanni di Niccolò l’arte gotica manda l’ultimo
anelito, restando tuttavia nella sottigliezza, nella timidità
delle sagome, come nell’anima di quell’architettura. Entrato
nel 1425 in società con Donatello, Michelozzo collaborò con
lui nel monumento di Giovanni XXIII nel Battistero di
Firenze, è in. quello del Cardinal Brancacci a Sant'Angelo
a Nilo, in Napoli; ma dove si manifesta personalmente e
quasi interamente è nel sepolcro del poeta Aragazzi, a Mon-
tepulciano, allogato a lui e a Donatello dal poeta stesso
ancora vivente nel 1427.
I GAYE, op. cit., I, pag. 117 e seg.
2? ALFRED DOREN, Das A&tenbuch fir Ghiberti Matthiusstatue an Orsanmichele
(Ztalienischen Forschungen, 1, Berlin, 1904).
3 C. v. FABRICZY, Michelozzo di Bai tolomeo, op. cit.
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