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alle forme gotiche invalse per opera di Giorgio da Sebenico
e portate a Traù dal suo discepolo Andrea Alessi. *
In questo luogo, nella Torre dell’Orologio, a destra del
tondo finestrone, sono due angeli reggenti uno stemma con
una gran zampa crestuta di gallo (fig. 292), quale si rivede a
Sebenico, proprio nella mensola dell’arco esterno dell’abside
minore a destra. Quello stemma di Traù, appartenente a Nic-
colò fiorentino, ci è di guida a riconoscere il maestro stesso
Fig. 292 — Traù, Torre dell’ Orologio.
Niccolò di Giovanni fiorentino: Angioli reggistemmi.
nel coronamento laterale all’abside suddetta (fig. 293), in cui le
forme classiche si sostituiscono alle gotico-fiorite di Giorgio
da Sebenico. A lui quindi possiamo attribuire quel fregio di
putti addossati l’uno all’altro, reggenti festoni e alcuni in
atto di suonare, i quali hanno parecchie reminiscenze dona-
telliane. L’arte patavina coronò con Niccolò fiorentino l’edi-
* Coriolano Cippico rinnovò il palazzo nel 1457, come si apprende da un’ iscrizione
nell’ interno di esso; ed è quel signore che rappresentò Niccolò fiorentino assente nella
stipulazione del contratto per la cappella Orsini.