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liana delle figurette de’ peducci è più viva e fresca che non
in lui. Si vedono putti che suonano un organo e una tromba
adorna di pennone; tre guerrieri ignudi con lance e scudi;
putti sonanti in corsa; un atleta che abbraccia e bacia sulla
fronte una donna ignuda, mentre un gnomo alato fugge via.
Le composizioncine, eseguite come in creta, facilmente e rapi-
Fig. 304 — Napoli, Arco d’Alfonso d'Aragona.
Antonio di Chelino: Ornati del basamento del binato destro.
damente, sembrano abbozzi di placchette, fissati nel bronzo
invece che nel marmo. Ma non abbiamo alcun dato per
determinarle come di Paolo di Antonio da Ragusa. Si pensa
naturalmente a lui, al lavorante donatelliano, nel vedere la
porta del palazzo de’ Rettori nella città che gli dette i natali;
ma perchè, s’egli fosse stato a lavorare colà, quei Rettori
avrebbero chiamato Pietro da Milano, poi Michelozzo eGiorgio
da Sebenico? Che poi egli abbia avuto rapporti con Fran-
cesco Laurana può supporsi guardando le due medaglie da