Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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e fatti eseguire da Cristoforo Moro, come è detto dalle iscri- 
zioni a ricordo del duce inclytissimo et pientissimo. 
Poco altro ricorda a Venezia il primo penetrare de’ dona- 
telliani: due genietti reggenti festoni e un terzo con uno 
scudo abraso sotto l’arco inflesso della porta del palazzo 
ora Contin, nel campo di Santa Maria Formosa; altri due 
angioli assistenti una Madonna sopra una delle porte minori 
Fig. 306 — Venezia, San Zaccaria. 
Scuola donatelliana: Lastra marmorea nella facciata. 
della sagrestia di Santo Stefano. Infine qui può rammentarsi 
il paliotto dell’altare di San Trovaso (fig. 307-309), opera 
supposta di Donatello, di Antonio Rizzo, di Pietro Lom- 
bardi, alla quale si sono associate, sotto il nome di Maestro 
di San Trovaso, altre opere differentissime del Kaiser Frie- 
rebbe ascrivere le due statue a Danese Cattaneo, che le eseguì intorno il 1560. — Il 
PAOLETTI (L’architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia, II, Venezia, 1893, 
pag. 160) contraddice a quell’opinione, che invece ha fondamento, non solo nella notizia 
d’archivio, ma nello stile delle due statue, assolutamente senza riscontro nel ’400 , nono- 
stante la imitazione dell’antico che lo scultore si propose.
	        
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