Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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e tanto i musici e i cantori, quanto i portatori dei segni del 
martirio di Cristo, stanno entro stanze di bassi soffitti a la- 
cunari con rosette. In tutto si manifesta un maestro affine 
ad Agostino di Duccio, più equilibrato, più misurato anche 
negli ondeggiamenti dei veli, o forse un’opera primitiva da 
lui stesso eseguita quando nel 1446 fuggi a Venezia. * 
A Verona abbiamo già veduto Nanni di Bartolo, detto 
il Rosso, antico compagno di Donatello, e il più giovane 
Fig. 310 — Cremona, Museo Ala-Ponzoni. Scuola di Donatello: Rilievo. 
suo aiuto, che eseguì la Madonna di via delle Fogge ed 
altri stucchi; a Milano abbiam veduto Michelozzo: a Cre- 
mona, un rilievo nel Museo con quattro putti pieni di remi- 
niscenze donatelliane (fig. 310), * le quali si trovano del resto 
anche nella Porta Stanga già in Cremona, ora nel Museo 
del Louvre, derivate dalle placchette in bronzo, che, princi- 
palmente da Padova, diffondevano forme artistiche per tutta 
l’Italia. 
! Nel Kaiser Friedrich’s Museum è esposto un tabernacolo (n. 173) con l’indicazione 
Art des Meister von S. Trovaso. Non pare di marmo, ma in metallo sbalzato: è una 
povera cosa nella maniera di Pietro Lombardo. 
2 Cfr. MALAGUzZZI, Gio. Antonio Amadeo cit., pag. 313. 
AC
	        
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