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sè con affetto; e gli angioli che nella lunetta di via del-
l’Agnolo recan vasi con lunghi steli di gigli e sono i sacri
apparatori della scena, qui s’avvicinano alla Vergine ammi-
randone la santità: l’uno pieno di dolcezza, a mani giunte,
dice accenti d’amore; l’altro, con le mani conserte al petto,
fissa intensamente il Fanciullo ingenuo, inconscio dell’avve-
nire e dell’imperio che ha sul mondo. La simmetria rigo-
Fig. 393 — Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Andrea della Robbia: Lunetta — (Fotografia Alinari).
rosa di Luca vien meno, e uno degli angioli troppo rasenta
il gruppo mediano, mentre l’altro troppo se ne discosta; e il
gruppo non è segnato ai lati da linee corrispondenti tra loro.
In un tondo d’Andrea, pure prossimo a Luca, nel Museo
Nazionale di Firenze, intorno a zone circolari concentriche
sono disposti fiori e teste alate di cherubini (fig. 394): il capo
giovanile di Maria, la fronte convessa e pura, i capelli incre-
spati l’avvicinano alla Madonna adorante della chiesa della
Verna; e i cherubini alati sono i fratelli degli altri della
cornice superiore di quel quadro d’altare. Nella stessa chiesa