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una Crocifissione in Santa Balbina e il tabernacolo inn Santa
Maria in Trastevere (fig. 447), pure con la scritta OPVS MINI.
Non altro.! Le opere indicate come sue a Napoli sono d’altro
artista, anzi quella in Santa Maria di Castello è di Giacomo
della Pila. >
Altri seguaci ebbe Mino da Fiesole in Roma, il mag-
giore tra tutti quello che eseguì la nobilissima Madonna
nel monumento del Cardinale Pietro Riario (fig. 448), nella
chiesa dei Santi Apostoli, dove le grazie fiorentine si uni-
scono alla forza romana. Il disegno della sepoltura non è di
Mino, come fu creduto, ma di maestro romano che svolge il
tipo già determinato in quella del Cardinal Luigi De Lebretto
in Santa Maria in Aracoeli: grande basamento, nicchione
quadrangolare fiancheggiato da due pilastri con nicchie, urna
in forma di cassa. Nel monumento del Cardinal Riario è cor-
retta la forma de’ pilastri composti da pilastrini binati sopra
un alto piedistallo; e soltanto il pilastro è diviso in due parti
da nicchiette, sovrapposte l’una all’altra, coronato da un
largo capitello, con ovoli nel collarino, qual si vede nell’ele-
gante facciata di Santa Maria del Popolo. Come non è di Mino
il disegno del monumento, così non è la Madonna (fig. 449),
meglio costruita di quel che sappia fare quell’artista, da cui
peraltro deriva; e può vedersi qui una seconda figura del-
l’aiuto di Mino, che eseguì nel mausoleo di Paolo IL, sotto
la direzione del maestro, la Carità a riscontro della Fede.
Anche le statue delle nicchie date a Mino sono più forti e
salde, di quell’aiuto ignoto, che superò il maestro, e che
dorla intorno alle mammelle della Vergine e nel disegnar l’orecchia destra di lei sotto il
velo, così da far pensare alla contraffazione.
I Altre opere, forse dello stesso Mino del Reame, si trovavano in Roma; una pila
d’acqua santa a Santa Maria sopra Minerva con la scritta: MINVS FIDELIS STA-
TVARIVS EREXIT; una custodia dell’ Eucarestia nella stessa chiesa segnata OPV5
MINI; un’altra simile nella chiesa dell’Aracoeli con la data del pontificato di Sisto IV
e lo stesso: OPVS MINI (cfr. G. B. DE Rossi, Raccolta &’ iscrizioni relative ad arti-
sti, ecc. in Bauyllettino d’archeologia cristiana, V, a. II, Roma, 1871.
2 Conviene anche escludere dalle opere di Mino del Reame la decorazione della volta
del primo fornice dell’Arco d’Aragona a Napoli e la lunetta del monumento De Ales-
sandro nella chiesa di Monteoliveto in quella città (1491), assegnategli da DIEGO ANGELI!
(op. cità).