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stimmate, orante per cinque confratelli martiri, davanti al
Pontefice da cui riceve le regole dell’Ordine ; sul letto di morte.
Lo scultore ha arricchito lo scenario: vedasi la differenza
della scena ove San Savino prega, e quella dove San Fran-
cesco riceve le stimmate. Savino sta in una gola formata da
tre monti brulli scavati dal gelo e dalle acque: allo sbocco
della gola quattro abeti in fila, e un cervo passa come ombra
nel lontano; San Francesco è in mezzo a una montagna, rap-
presentata a piani scoscesi, come tagliati dalla scure del bo-
scaiuolo; le strade s’aggirano verso la sommità, s’addentrano
in una grotta dove un cerbiatto s’abbevera ad una fonte,
volgonsi in ispire, e salgono per esse alcuni cavalieri, avanza
a fatica un contadino con un somarello. Da una porta d’una
cinta fortificata si va verso la vetta popolata di case, di
chiese e d’oratorì, fra i tronchi fitti dei pini; e nel fondo
altri monti conici discendono in fila verso l’orizzonte, erti
sulla valle dove serpeggia un fiume. In tutte le composi-
zioni del pergamo di Santa Croce l’artista si prova a ren-
dere l’ambiente con verità minuziosa e con grandezza.
Solenne la cerimonia funebre intorno la bara del Beato
Francesco; monumentale il ricevimento del Papa in una
grand’aula, di 1à dalla quale si disegna un circo, una co-
lonna onoraria, la punta d’un obelisco, un maestoso palazzo,
l’alma Roma. L’amplificarsi della scena corrisponde con
quello delle figure, non più con panni aderenti alle carni,
come nel monumento di San Savino, o a strisce svolazzanti
intorno ai corpi, ma con grossi panni che formano un vi-
luppo pesante intorno alle ginocchia, una gran massa gonfia
nel basso. Ancora l’artista rompe le superficie troppo piane
e lisce, non con leggiere infossature, ma con addentramenti
profondi; e negli ornati non ha più la sottigliezza, la so-
brietà, la timidità del monumento di San Savino, ma pro-
fonde da per tutto fiori e frutta, ne ricolma vasi e cornu-
copie, ne forma festoni; nelle architetture, non più i bassi
pilastrini binati, bensì colonne intere e doppie mensole. Tra