Full text: La scultura del Quattrocento (6)

= 027 — 
stimmate, orante per cinque confratelli martiri, davanti al 
Pontefice da cui riceve le regole dell’Ordine ; sul letto di morte. 
Lo scultore ha arricchito lo scenario: vedasi la differenza 
della scena ove San Savino prega, e quella dove San Fran- 
cesco riceve le stimmate. Savino sta in una gola formata da 
tre monti brulli scavati dal gelo e dalle acque: allo sbocco 
della gola quattro abeti in fila, e un cervo passa come ombra 
nel lontano; San Francesco è in mezzo a una montagna, rap- 
presentata a piani scoscesi, come tagliati dalla scure del bo- 
scaiuolo; le strade s’aggirano verso la sommità, s’addentrano 
in una grotta dove un cerbiatto s’abbevera ad una fonte, 
volgonsi in ispire, e salgono per esse alcuni cavalieri, avanza 
a fatica un contadino con un somarello. Da una porta d’una 
cinta fortificata si va verso la vetta popolata di case, di 
chiese e d’oratorì, fra i tronchi fitti dei pini; e nel fondo 
altri monti conici discendono in fila verso l’orizzonte, erti 
sulla valle dove serpeggia un fiume. In tutte le composi- 
zioni del pergamo di Santa Croce l’artista si prova a ren- 
dere l’ambiente con verità minuziosa e con grandezza. 
Solenne la cerimonia funebre intorno la bara del Beato 
Francesco; monumentale il ricevimento del Papa in una 
grand’aula, di 1à dalla quale si disegna un circo, una co- 
lonna onoraria, la punta d’un obelisco, un maestoso palazzo, 
l’alma Roma. L’amplificarsi della scena corrisponde con 
quello delle figure, non più con panni aderenti alle carni, 
come nel monumento di San Savino, o a strisce svolazzanti 
intorno ai corpi, ma con grossi panni che formano un vi- 
luppo pesante intorno alle ginocchia, una gran massa gonfia 
nel basso. Ancora l’artista rompe le superficie troppo piane 
e lisce, non con leggiere infossature, ma con addentramenti 
profondi; e negli ornati non ha più la sottigliezza, la so- 
brietà, la timidità del monumento di San Savino, ma pro- 
fonde da per tutto fiori e frutta, ne ricolma vasi e cornu- 
copie, ne forma festoni; nelle architetture, non più i bassi 
pilastrini binati, bensì colonne intere e doppie mensole. Tra
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.