Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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ae Un altro seguace di Antonio Rossellino fu Matteo Civi- 
“ee tali da Lucca, * nato nel 1435. Rispetto ai più raffinati scul- 
a tori di Firenze fu un provinciale che provò a vestirsi di 
I fiorentine eleganze, ricco e non signore, ricercato e non fine, 
misurato e non profondo. Vuolsi che la sua prima opera sia 
il medaglione di Pietro d’Avenza, sotto il portico della Catte- 
drale lucchese, scolpito nel 1457 ad imitazione di una me- 
daglia del tempo. Ma l’attribuzione è incertissima; e la prima 
opera sicura dell’ autore, eseguita a ben trentasei anni, è, 
pure in quella Cattedrale, la tomba di Pietro Noceto (fig. 470), 
corrispondente in molti particolari al monumento del Cardinal 
di Portogallo, ne’ piedi del sepolcro scanalati e curvi termi- 
nanti a zampe leonine, nella decorazione del basamento, ecc. 
L’orrido teschio che Antonio Rossellino scolpiva nella base 
tra gigli e rose, qui guarda con le vuote occhiaie sotto il 
Vergine (non hanno caratteri sufficienti per essere attribuite a B. da M.); la terra- 
cotta d’un angelo adorante nell’Accademia Carrara a Bergamo (trattasi d’nn angiolo 
portacandelabro trasformato in angiolo orante, ricavato da quelli di San Domenico di 
Siena o dell’altare di Santa Fina a San Gimignano, molto sospetto); il tondo con la 
Madonna e il Bambino nel Museo del Louvre (il putto non ha il tipo di quelli del 
maestro); la Madonna presso il Duca di Montpensier a Bologna (senza corrispondenza 
con Benedetto da M.); lo stucco d’un’altra Madonna presso A v. Beckeralh di Berlino; 
la terracotta d’un'’altra nel Victoria and Albert Museum (da escludersi dal novero delle 
opere di B. da M.). Si è molto discusso sul tempo a cui appartiene il marmo incom- 
piuto, rappresentante la Incoronazione d’un Imperatore, esistente nel Museo Nazionale 
di Firenze. I documenti pubblicati da J. B. SUPINO (L’/ncoronazione di Ferdinando 
d'Aragona, Firenze, 1903) lasciano ritenere, nonostante l’aspetto arcaistico, che il gruppo 
appena sbozzato sia di Benedetto da Maiano, unico frammento rimasto delle figure che 
l’artista fu incaricato verso il 1485 di scolpire, per disporle poi sull’arco di porta Ca- 
puana a Napoli. 
+ ANAL 1 Bibliografia su Matteo Civitali: 
| MICHELE RIDOLFI, Ragionamento quarto sopra alcuni Monumenti di Belle Arti restau- 
ft CON: rati, Lucca, 1844; SANTO VARNI, Delle opere di Matteo Civitali scultore ed architetto 
i Iucchese...; M. RIDOLFI, L’A7te in Lucca, Lucca, 18382, ACHILLE NERI, Del Palazzo del 
ponte Comune di Sarzana e di un’opera di Matteo Civitali, lettera al march. Giuseppe Cambpori, 
API Genova, 1876 ; CARLO MINUTOLI, Di alcune opere di Belle Artinella Metropolitana di Lucca, 
o Lucca, Giusti, 1876; CHARLES YRIARTE, Matteo Civitali in L’ Art, 1883; SCHONFELD, Matteo 
Civitali in Zeitschr. f. bild. Kst., 1883; E. RiIpDoLFI, / discendenti di Matteo Civitali in 
Archivio stor. italiano, serie IV, t. IV; CHARLES VRIARTE, Matteo Civitali, Paris, Roth- 
SI schild, 1886; E. RipoLFI, 7 discendenti di M. C. in Arch. st. italiano, 1890; IDEM, Nella 
Sa inaugurazione della statua a Matteo Civitali, Lucca, 1893 ; SUPINO, / pittori e gli scultori 
pa del Rinascimento nella Primaziale di Pisa in Arch. stor. dell’ A., VI, 6, 1893, pag. 422. 
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