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minuzioso e trito, a punti, a globetti, a perline, a borchie,
a cornucopie, fettucce, festoni di frutta e palmette ricoprenti
ogni cosa.
Altre opere hanno relazioni evidenti con le due sepol-
ture. Nell’ex-convento di Montefiorentino, nel comune di
Piandimeleto. in quel di Pesaro, si vedono, in una cappella dei
Conti Oliva, i due sepolcri, che si fanno perfetto riscontro,
Fig. 490 — Forlì, San Biagio.
Francesco di Simone Ferrucci: Particolare del sepolcro suddetto.
(Fotografia Alinari).
di Gian Francesco Oliva e di Marsibilia Trinci, genitori di
Carlo, Conte di Pianano, il quale eresse la cappella nel 1484,
e nel 1489 l’adornò d’un’ancona di Giovanni Santi. I due
monumenti sono simili a quello di Barbara Manfredi; la
Madonna delle loro lunette pare uscita da uno stesso stampo
di quella forlivese; il fregio è composto con lo stesso mo-
tivo di palme lisce e baccellate; i peducci sono ugualmente
favati; la cartella nelle tre sepolture è sempre in forma di
rotulo spiegato da due angioli dalle grosse forme esagerate.
Le Madonne di questi monumenti richiamano quella di via