Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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da Forlì nell’atrio della cappella frescata dal Mantegna agli 
Eremitani, in Padova. 
Col sepolcro del doge Marco Cornaro la scultura toscana 
aveva dato nobile esempio di sè ai maestri veneziani, che 
scolpirono il monumento d’Antonio Veniero, nella chiesa dei 
Santi Giovanni e Paolo, e le figure de’ setti delle cappelle 
laterali all’altar maggiore di San Marco, ampie, grandiose, 
Fig. 4 — Vicenza, San Lorenzo. Pace da Vicenza: Porta. 
(Fotografia Alinari). 
con un’abbondanza di panni non mostrata mai dalle figure 
fasciate dei Dalle Masegne; tutte con tondeggianti forme 
opulente, puntano un piede sul plinto e si curvano alquanto 
sopra un fianco. Rappresentano un gran progresso per la 
commistione degli elementi indigeni con quelli dell’Italia 
media. Al principio del ‘400 Urbano di Andrea da Venezia 
lavora a Firenze insieme con Niccolò Lamberti e Lorenzo 
di Giovanni d’Ambrogio (1401-1402), intorno agli archetti 
d’una porta, e a figure anche grandi, di marmo, per il Duomo
	        
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