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di Firenze;' e Niccolò Lamberti, chiesto invano nel 1403
dal doge Michele Steno alla Signoria come architetto per
la. fabbrica d’'un’aula del Palazzo ducale, *. nel 1419 si rese
a Lucca per impetrare da Paolo Guinigi, come già nel 1414
aveva fatto Paolo di Jacobello Dalle Masegne, ® i marmi
delle cave carraresi necessarî per i lavori di decorazione
della basilica di San Marco. Nel marzo del 1420 la quan-
tità di marmi che era stato possibile di cavare, non quella
maggiore richiesta dai procuratori di San Marco e dal doge
Tommaso Mocenigo, fu portata a Venezia su d’una nave da
Niccolò Lamberti medesimo. Ma questi, giunto vecchio nella
città della laguna, dovette dirigere i lavori, e lasciare a Pietro
suo figlio e a Martino da Fiesole l’esecuzione di statuette e
rilievi, che qua e là ci ricordano le opere de’ suoi successori
gloriosi, il Ghiberti e Donatello. Richiesto nel 1403 come
architetto, fu adoperato in tale sua qualità sedici anni dopo
e in seguito, sino al 1423, anno in cui lavorò a Bologna, sotto
la direzione di Bartolomeo Fioravanti, nell’ampliamento del
Palazzo dei Notai. * Quando nella notte del 6 di marzo 1419
s’incendiò il San Marco, i Veneziani pensarono tosto a rifar le
cupole distrutte, e « la matina seguente », scrive un cronista,
«fu mandado per tuti li notabili maistri de venetia ».° Fu man-
dato anche probabilmente allora per Niccolò Lamberti, che
nel luglio seguente impetrò a Lucca i marmi carraresi in
quantità superiore alla produzione de’ cavatori e nel più
breve tempo possibile, per i solleciti provvedimenti alla ba-
silica Marciana. Niccolò non poteva più rappresentare a
Venezia la scultura: rappresenta, insieme con Andrea da
Fiesole scultore in Bologna, con Francesco di Firenze scul-
TT CAVALLUCCI, Op. cit; pag. 107, 129.
2 GAYE, Op. cit.
3 V. nota 3 antecedente a pag. 6.
4 CorRADO Ricci, Fioravante Fioravanti e l'architettura bolognese nella prima metà
del secolo XV (Arch. stor. dell’ Arte, 1891). Nello scritto di ALFONSO RUBBIANI, /7 Pa-
lazzo dei Notari in Bologna (L’Edilizia moderna, Milano, 1906), non trovasi la notizia
data dal Ricci.
5 Cronaca cit., a nota 4 della pag. 6