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quale non rimane ricordo. * Coniò
monete, incise, dipinse, architettò,
secondo l’annalista e pittore Negri,
scolpì, come dicono i contempora-
nei Salimbeni, Achillini e Burzio.
Ma solo un intaglio in legno nel
Museo del Louvre (fig. 532),” attri-
buito in generale a scuola italiana,
si avvicina alla sua maniera e ai
suoi proprî tipi, specialmente nelle
due pie donne di qua e di là dal
Cristo morto. Al Francia è invece
da molti assegnato un busto di Gio-
vanni Il Bentivoglio, ad altorilievo,
in San Giacomo Maggiore a Bolo-
gna (fig. 533), ritraente una delle
monete gettate dal Francia per
quel Signore; ma sotto vi è scritto
ANTONIVS 4 BAL. . ANNVM_ AGENS.
XVIII. E sino a prova contraria
converrà assegnare il busto al di-
ciottenne scultore, rivelatosi sol-
tanto in quella scultura. Al Louvre
reca il nome del Francia un rilievo
in bronzo col ritratto del Cardinale
Francesco Alidosi,* Legato a Bolo-
gna (fig. 134); esso presenta una
stessa aria di famiglia con le meda-
glie dei Cardinali Altobello Ave.
roldi, Bernardo Rossi e Francesco
! A. VENTURI, L’arte emiliana del Rinascimento
il Francia in Rassegua Emiliana, maggio 1888.
2 IDEM, La Galleria Crespi in Milano, Mi-
lano, 1900.
3 ANDRÉ SAGLIO, Francesco Francia orfèvre et Fig 531 — Verona, Sant’Anastasia.
le nouveau portrait du Cardinal Alidosi in L’Art Arte veronese: Ornamento
t..L1X, 1893, 1, pag. 125. di pilastro.