Full text: La scultura del Quattrocento (6)

vineli memore della tradizione artistica lombarda, che fa capo lon- 
ji tanamente a Giovanni di Balduccio. * E ciò fa pensare che 
un lombardo educato da alcuno de’ tanti veneti migrati a 
Milano nel principio del secolo, Niccolò da Venezia ad esempio, 
abbia eseguito le sculture di Castiglione d’Olona, con la 
scorta di qualche disegno preparatogli dai pittori toscani 
in quella cittadella d’arte toscana nelle prealpi lombarde. ? 
Un altro maestro che lavorò nella chiesa del Sacramento 
un’Annunciazione, con poche linee semplici, nobilissime, ebbe 
forse l’aiuto d’un disegno toscano, poichè sembra un pisano 
in ritardo. Non l’ebbe invece l’altro, lombardo ritardatario, 
che fece nella stessa chiesa quattro statue dei Dottori della 
Chiesa, in una forma che si attiene ai Campionesi trecen- 
teschi; nè il mediocre figurinaio che nella Collegiata formò 
l’ancona gotica (fig. 560). 3 
Lo stesso scultore fine e aggraziato delle porte della 
chiesa del Sacramento e d’altro, a Castiglione d’Olona, s’in- 
contra a Milano, nel tabernacolo sulla porta della chiesa di 
Santa Maria Podone;* e quindi a Genova, intento a scol- 
pire il sepolcro di Francesco Spinola, in San Domenico 
(1 1442), e ad effigiare il capitano genovese armato, a ca- 
vallo, sopra un bassorilievo antico, omaggio de’ cittadini di 
Gaeta al loro difensore. Il bassorilievo si conserva nel Mu- 
seo Civico nel Palazzo Bianco; la parte superiore, dell’ano- 
1 Secondo il ToEscA (op. cit., p. 179), l’autore del mausoleo del Cardinal Branda 
' deriva da due maggiori artisti che lavorarono a Castiglione d’Olona ; l’uno sarebbe l’au- 
tore della lunetta della Collegiata, l’altro il decoratore dell’ esterno della chiesa del 
Sacramento : «dal primo», così scrive, «egli trae le figure de’ suoi angioli, ma smi- 
rerti. da nuendone la grazia, l’aerea leggerezza; dal secondo le figurine di santi scolpite sul sar- 
cofago con un drappeggiare più complicato delle pieghe e i suoi putti ignudi, ai quali 
tuttavia non sa imprimere la classica robustezza dei genietti scolpiti nella pila del Bat- 
4 Colle- tistero ». 
x 2 Il TogrescA (op. cit., pag. 178) assegna ad uno scultore prossino a quello dell’arca 
nell arca del Cardinal Branda tre statue della Madonna e di due Santi sul fastigio della facciata 
A della parrocchiale di Venegono Superiore, vicino a Castiglione. 
NRE 3 Il raggruppamento che fa il TOESCA (op. cit., pag. 177 e seg.) delle varie scul- 
ture di Castiglione Olona non ci sembra giusto. 
enzo Giù . 4 Pubblicata da FRANCESCO MALAGUZZI VALERI (Gio. Antonio Amadeo scultore e 
n seritti di architetto lombardo, Bergamo, 1904, pag. 13). Niuno tuttavia si è accorto dell’evidente 
oÉ) coli analogia del tabernacolo con le opere citate di Castiglione d’Olona.
	        
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