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I Gagini * da Bissone ® formarono una tra le tante fa-
miglie di tagliapietra migrate a Genova, quella dal vil-
laggio sulle rive del Ceresio, le altre degli Aprile e dei
Della Scala da Carona, dei Sormano da Como, dei de Aria
o de Oria da Porlezza nella Valsolda su quel di Lugano, ecc.
Il capostipite de’ Bissonesi fu Beltrame, da cui discesero
Pietro e i due scultori Giovanni e Pace; figlio di Pietro fu
Domenico ; nipote di questi, Elia.
Giovanni Gagini trovasi a Genova nel 1449; erige nel ’50
la chiesa parrochiale di San Michele in Pigna, su quel di Ven-
timiglia; nel ’51 compie la porta d’ingresso interno della
sagrestia di Santa Maria di Castello, con l’aiuto di Leonardo
Riccomanno di Pietrasanta; nel ’57 scolpisce la porta del
palazzo Quartara in Piazza San Matteo, affatto simile ad altra
che da Genova passò a Londra nel Victoria and Albert
Museum (fig. 561). Nel ’65 iniziò la cappella Fieschi nel
Duomo; nel ’75, insieme con Michele d’Aria, si obbligò di
eseguire una fontana marmorea e una cancellata con figure
d’angioli in marmo ordinate da Francesco Spinola per la
chiesa di San Domenico; nell’87 scolpiva altre decorazioni
di San Giorgio, patrono della Repubblica genovese, da
collocarsi sopra l’ingresso del castello di Lerici e di Bastia
in Corsica e sul ponte di Gole. Nell’88 s’impegnava con
Monsignor Leonardo de’ Fornari, vescovo di Mariana, a
costrurre e decorare una cappella nella chiesa di N. S. delle
Vigne, e più tardi, con lo stesso prelato, a erigere e deco-
rare un’altra cappella nella chiesa degli Eremitani di San-
‘ 1 Sctivimo Gagini e non Gaggini, benchè questa forma sia in uso presso gli scrit-
tori genovesi e lombardi, quella presso i siciliani; ma i documenti anche genovesi portano
Gazino e Gagino.
2 ALIzERI, Cenno sulla scultura in Genova in Espero, Genova, 1813 ; SPOTORNO, Ma-
tricula artis pictoriae et scultoriae urbis Januae in Giornale Ligustico, 1, pag. 268;
L. A. CERVETTO, / Gaggini da Bissone e le loro opere in Genova e altrove, Genova,
1904; SUIDA, Genua, cit.