Full text: La scultura del Quattrocento (6)

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ali testine d’angioli. Non appartengono però alla mano del 
maestro le storie della Creazione e le Forze d’ Ercole, eseguite 
tuttavia sul suo disegno. A mano a mano che si procede verso 
l’alto, ’Amadeo lascia di accarezzare i marmi col suo scalpello 
e lascia l’opera a’ seguaci. Non si riconosce nelle statue alle- 
goriche muliebri della facciata, nelle grandi teste di Giulio 
Cesare e di Traiano entro le edicole in alto. È vano cercare 
anche in questa facciata l’organismo architettonico. L’Amadeo 
Fig. 599 — Parigi, Museo del Louvre. Seguace dell’Amadeo: Le tre Virtù teologali. 
(Fotografia Alinari). 
È . + . . . . . . 
divisò una fronte pittorica, ornatissima; e come in un caleîi- 
doscopio sul fondo di scacchi rossi, scuri e bianchi, gli bastò 
di far vibrare ali e piume, girar viticci, scherzare amorini, 
vuotare la sua cornucopia esuberante di perle e di fiori. 
Dall’esame dei lavori del monumento Colleoni e della 
cappella risulta manifesta la presenza d’un seguace del- 
l’Amadeo, il quale si distingue nelle figure dalle teste che 
! Il MEYER, op. cit., ritenne che il disegno primitivo dell’Amadeo fosse stato alterato 
durante i lavori; ma gli argomenti addotti per dimostrar ciò non ci sembrano persuasivi. 
Dice il Meyer; l’Amadeo, morto il Colleoni, si lamentava di non ritirare novecento du- 
cati dovutigli per la sepoltura. Ma ciò non significa ch’egli abbandonasse il lavoro. E 
soggiunge che nel 1476 solamente si pensò a eseguire l’incrostazione della facciata. Ma 
quella data inscritta non significa certo il principio, bensì il compimento del lavoro.
	        
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